Stop movida, aree transennate
Folla (e nessuna mascherina) anche a ponte Milvio. Sigilli a un bar per il mancato rispetto delle norme anti Covid Trastevere, piazza Bologna e San Lorenzo: weekend di assembramenti, scattano le chiusure
Tutti senza mascherina. Movida scoperta, senza protezioni, tanti assembrati. In piedi fuori dai locali, seduti ai tavoli dei ristoranti e ai tavolini dei locali notturni. Comportamenti che gli studiosi, a qualsiasi livello, definiscono a rischio contagio.
Tutti senza mascherina. Ormai non è più una novità, ma è una costante. Movida scoperta, senza protezioni, assembrati. In piedi fuori dai locali o agli angoli delle piazze, seduti ai tavoli dei ristoranti e ai tavolini dei locali notturni. Folla, insomma, quando non ce la possiamo ancora permettere. Quartieri e rioni dove il popolo della notte si riunisce nei fine settimana sono lo scenario di comportamenti che gli studiosi, a qualsiasi livello, definiscono a rischio contagio.
L'emergenza non è finita, nuovi malati ci sono ogni giorno, ma gli appelli - a cominciare dagli ultimi lanciati dalla stessa sindaca Virginia Raggi non servono a molto. I più giovani non sembrano ascoltarli, l'impressione passando da una movida all'altra - con vigili urbani, poliziotti, carabinieri e finanzieri che pattugliano strade e vicoli - è che per la maggior parte degli under 25 il coronavirus non sia nemmeno una malattia in certi casi letale, ma un fenomeno che non li riguarda proprio, nè da vicino, nè da lontano. E allora piazze e scalinate chiuse dai vigili urbani, come è successo sabato notte a piazza Trilussa, piazza Bologna, largo degli Osci, a San Lorenzo, e sulla Scalea del Tamburino, a Trastevere. Prendendo come esempio quattro luoghi di ritrovo notturno nel fine settimana - Ponte Milvio, Campo de' Fiori, Trastevere e Pigneto -, ecco che ti ritrovi davanti comitive di ragazzini uno vicino all'altro, senza distanziamento minimo, senza mascherine. Bicchieri e bottiglie di birra, drink che passano da un amico all'altro, come le sigarette e gli spinelli. Se al Pigneto, fra isola pedonale e vicoli con i localini tutti aperti e affollati, durante l'aperitivo e fino alle 21, ragazzi più grandi indossano le mascherine e mantengono le distanze anche seduti ai tavolini, basta che passino un paio d'ore per vedere invece nutriti gruppi di ragazzi più giovani, molti minorenni, tutti a volto scoperto. Baci e abbracci si sprecano, assembramenti e manifestazioni di affetto che continuano a tenere banco nelle notti di fine mese. Per oggi previsti nuovi controlli, un innalzamento del livello di attenzione, anche nei confronti dei titolari e dei gestori dei locali notturni, molti dei quali ammettono di essere preoccupati. Consapevoli per lo più che basta davvero poco perché arrivi l'ordine di chiusura, non al singolo ma generale.
Un ritorno insomma a prima di maggio, quando questo genere di attività erano in fondo all'elenco di quelle che avrebbero potuto lasciare il
lockdown. Pigneto, dunque, con le pattuglie dei militari dell'Esercito che sorvegliano chi passa, ma più in funzione di sicurezza che di anti-contagio, anche perché vista la folla sarebbe impossibile procedere al controllo di tutti. Scene analoghe a Campo de' Fiori: più ci si inoltra nella notte, più spariscono le mascherine, unico baluardo al centro degli appelli di tutti. Qui gli assembramenti sono di meno, forse in tanti sono già partiti per il lungo ponte dei Santi Pietro e Paolo. Gli altri si adeguano. Preoccupano invece Ponte Milvio e Trastevere. A regnare sono per lo più adolescenti, tantissimi liceali usciti di casa per stare insieme senza preoccuparsi troppo per le conseguenze di contatti ravvicinati. Tanti controlli da parte delle forze dell'ordine, molte più le raccomandazioni però. Ma la verità è che nei vicoli non è semplice vedere tutto e tutti. E così se a Santa Maria in Trastevere il rispetto delle norme appare evidente, basta fare poche decine di metri per ritrovarsi nella bolgia. Non va meglio a piazza Bologna, come sul litorale. E per oggi anche qui, fra Maccarese e Fregene, Ostia e Anzio, è previsto un rafforzamento della presenza di pattuglie. Ma una volta riaperto tutto, appare difficile tornare indietro.