Corriere della Sera (Roma)

Un’altra vittoria per raggiunger­e quota mille in A (la prima nel 1929)

- Massimo Perrone

A meno 4 dalla Juventus, il terzo scudetto per ora è un sogno. Molto più vicino un obiettivo concreto, una cifra tonda clamorosa: mille vittorie in serie A. Sabato sera la Lazio è arrivata a 999, nelle 2.634 partite giocate dal 1929 a oggi, comprenden­do anche i 6 successi conquistat­i nella stagione 1945-46 a doppio girone.

La prima vittoria arrivò alla Rondinella il 6 ottobre 1929, nella giornata inaugurale del campionato a girone unico. Di lusso l’avversario: il Bologna con lo scudetto sul petto. Spivach si trovò di fronte Monzeglio, futuro bicampione del mondo (1934 e ‘38) con l’Italia, lo scartò seccò e firmò l’1-0. I diecimila spettatori della Rondinella «non credevano ai proprio occhi, l’uragano degli applausi si prolungò per molti secondi». Di Rier e Pastore gli altri gol in quello strepitoso esordio stagionale. L’allenatore del Bologna era un’istituzion­e, l’austriaco Hermann Felsner: scelto attraverso un annuncio su un giornale di Vienna, vinse 4 scudetti (record per uno straniero) e guidò gli emiliani per ben 15 stagioni. Il tecnico della Lazio si chiamava Pietro Piselli, era un ex ginnasta con una gamba di legno, restò in carica solo per quel campionato, ottenne in tutto 10 successi.

Ci sono voluti 50 allenatori per conquistar­ne 999. Inzaghi è il numero uno, suo il record a quota 83. Dietro di lui: Zoff 73, Eriksson 63, Rossi 60, Reja 55, Sperone 54, Maestrelli 50, Zeman 42, Viola 37, Pioli 32. Appena fuori dai primi dieci c’è Mancini a 31. Jozsef Violak, ungherese dal nome italianizz­ato in Giuseppe Viola, era in carica (non in panchina: non c’erano ancora...) il giorno del successo numero 100: un 2-1 al Genoa del settembre 1937, doppietta di Camolese, subito dopo la miglior stagione laziale dei primi quarant’anni di serie A, conclusa al 2° posto nel 193637. Nel 1949 l’allenatore era Sperone per il 200° successo, un altro 2-1 stavolta alla Lucchese, stesso punteggio nel 1956 della 300ª vittoria a Napoli con Carver. L’1-0 a Firenze del 1972, col primo gol in A di Garlaschel­li, diede il via ai due anni d’oro della bandaMaest­relli e nel 1973-74 arrivò il primo scudetto, poi per salire da 400 a 500 successi ci vollero quasi 17 anni, e con l’1-0 alla Samp del 1989 (gol di Dezotti, in panchina c’era Materazzi) la Lazio si salvò dalla retrocessi­one. Zoff subentrò a Zeman, nel ‘97, giusto in tempo per la 600ª vittoria, un 3-2 a Udine; Zaccheroni fece 700 nello storico 5 maggio 2002, quel 4-2 costato lo scudetto all’Inter; un altro 4-2, stavolta nel derby, e Rossi arrivò a 800 nel 2009; il 2-0 al Verona, sesto di 8 successi consecutiv­i con Pioli, fu la vittoria numero 900; e adesso Inzaghi si appresta a fare mille, portando la Lazio a diventare la sesta squadra a raggiunger­e questa quota dopo Juventus, Inter, Milan, Roma e Fiorentina.

Il bilancio biancocele­ste nelle 2.634 partite giocate nel massimo campionato: 999 vittorie (37,9%), 774 pareggi (29,4%) e 861 sconfitte (32,7%).

Nella massima serie 50 allenatori per arrivare a 999 vittorie. I pareggi sono invece 774, le sconfitte 861

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Fantasista Lo spagnolo Luis Alberto, 27 anni

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