Leodori e la sfida post Covid: «Ora urgono risposte rapide ascolteremo tutti i territori»
Il vicepresidente della giunta Zingaretti: aspetto anche il Mes
«Il rilancio? Per noi è una sfida che inizia adesso». Il vice governatore, Daniele Leodori, lancia la fase 3 del Lazio: quasi 300 milioni da investire entro l’anno nella ripartenza post-Covid, in attesa che dall’Ue arrivino altre risorse.
Leodori, arriveranno anche i soldi del Mes?
«Spero proprio di sì».
Quindi questa prima tranche di investimenti sarà una sorta di prova generale?
«Certo che sì. Questa è la prima fase del rilancio dell’economia e riguarda una rimodulazione della programmazione Ue 2014-2020. Poi ci sarà la seconda fase con i fondi 2021-2027 che includerà anche il Mes, e quindi una terza che guarda al Lazio oltre il 2030. Per tutte le fasi il percorso è lo stesso, comunque».
Vale come test sulla vostra capacità di spesa, quindi.
«Infatti. Per questo abbiamo iniziato una campagna d’ascolto in tutte le province che si concluderà il 23 luglio: un mese in cui raccoglieremo suggerimenti e indicazioni dagli attori protagonisti della vita economica regionale. Per ripartire, partiamo dal basso ascoltando i territori».
Ma riuscirete a spendere tutti i soldi entro il 2020?
«La sfida è quella. Però, per i 300 milioni, abbiamo una capacità di spesa con una tempistica rapida. Vogliamo far tornare il Lazio una delle regioni più competitive d’Europa il prima possibile».
In generale, perché è difficile spendere i soldi dell’Ue?
«Perché l’organizzazione è complessa e può andare bene in periodi non emergenziali, non in momenti come questo. Ma ora abbiamo idee chiare e progetti definiti, con indicazioni puntuali di risorse e ricadute sul territorio».
Pensa che la reazione alla crisi sia stata adeguata?
«Da marzo a oggi abbiamo impegnato 1,3 miliardi come risposta immediata per mettere in sicurezza il sistema. Questi 300 milioni sono un investimento ulteriore, più di programmazione e rilancio».
Una misura è sulla scuola: anche da lì parte il rilancio?
«C’è bisogno di risposte immediate per cercare di far tornare i bambini a scuola. È fondamentale. Non per motivi di immagine, ma per preparare le future generazioni».
❞ Abbiamo iniziato una campagna d’ascolto nelle province per raccogliere indicazioni dagli attori protagonisti della vita economica