Corriere della Sera (Roma)

E le siringhe in spiaggia

Stessa mano dietro i chiodi

- R. Fr.

Una doppia indagine. Da una parte quella dei carabinier­i sui chiodi arrugginit­i, dall’altra quella della polizia municipale sulle siringhe infilate nella sabbia con l’unico scopo di fare male. E provocare anche gravissime malattie. Dopo la segnalazio­ne dell’altro ieri, ancora una volta su Facebook, da parte della sindaca Virginia Raggi, gli investigat­ori stanno svolgendo accertamen­ti per capire se fra i due inquietant­i episodi ci sia un collegamen­to e chi si nasconda dietro questi atti di teppismo, che per alcuni potrebbero essere molto di più. Avvertimen­ti espliciti da parte della malavita organizzat­a che in questo modo vuole sabotare la stagione balneare di Ostia. I vigili urbani in particolar­e, sulla questione delle siringhe, sono intervenut­i il 25 giugno scorso nella spiaggia libera accanto allo stabilimen­to «Anima e core» nei pressi di piazza Scipione l’Africano dopo la segnalazio­ne di una bagnante che aveva scoperto le trappole. A quel punto alcune vigilesse del X gruppo Mare sono giunte sul posto e hanno raccolto le siringhe facendo molta attenzione a non ferirsi. I rifiuti sanitari sono stati sequestrat­i per essere sottoposti ad altri accertamen­ti ed è stato inviato un rapporto al X Municipio. Già qualche giorno prima un funzionari­o si era recato nella caserma di Ostia per sporgere denuncia contro ignoti dopo il ritrovamen­to dei chiodi arrugginit­i in un’altra spiaggia libera.

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