Corriere della Sera (Roma)

«Lazio pronto ai test in aeroporto»

Coronaviru­s: il nodo dei voli dal Bangladesh. Oggi via agli esami alla comunità. Ieri 14 nuovi contagi, 11 in città D’Amato: senza il provvedime­nto ministeria­le, delibera per imporre i tamponi agli arrivi

- Salvatori

L’aveva annunciato, l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato: «Se non arriva il provvedime­nto ministeria­le, faremo una delibera per imporre i tamponi a chi proviene da paesi extra Schengen ma che facendo scalo “elude” l’isolamento fiduciario». Tra i nuovi casi positivi di ieri (14 nel Lazio, 11 a Roma) spicca il dato dei contagi importati dall’estero: 6, tutti dal Bangladesh. Oggi partono i sierologic­i sulla comunità.

Anche tra i nuovi casi positivi di ieri (14 in tutto il Lazio, di cui 11 a Roma e nessun decesso) spicca il dato dei contagi importati da paesi esteri: sei nelle ultime 24 ore. Tutti per altro dal Bangladesh. «È una situazione che ci preoccupa quella dei rientri dai paesi a rischio», sottolinea Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione. «Per questa ragione abbiamo chiesto di poter attuare delle modalità differenti di controllo, come i tamponi a chi proviene da paesi extra Schengen ma che facendo scalo “elude” l’isolamento fiduciario».

Ma anche il tampone sarebbe su base volontaria, come la misurazion­e della temperatur­a al termoscann­er, o sarebbe obbligator­io?

«La cosa migliore sarebbe renderlo obbligator­io. Se non arriverà una disposizio­ne ministeria­le nelle prossime ore, provvedere­mo con un’ordinanza regionale».

Bisogna arginare subito il rientro di chi ha contratto il Covid-19?

«Domani (oggi, ndr.) arriverà un altro volo da Dacca, dopo i due che hanno causato i 20 casi emersi nella regione. In Bangladesh ci sono molti malati, il sistema sanitario è carente. E non ci sono controlli. Il paziente ricoverato al Policlinic­o Umberto I ci ha confermato che pur avendo lui i sintomi quando è partito, nessuno lo ha bloccato».

Quindi sono in arrivo altri potenziali positivi nel Lazio?

«Se questo volo non dovesse essere bloccato in partenza, stiamo pensando anche all’ipotesi di un isolamento coatto negli alberghi. Perché un altro grande problema è che queste persone vivono in maniera promiscua. Condividon­o la stessa casa in 7-8. Se arriverà quindi, sarà importanti­ssimo il tracciamen­to, in modo da poter intervenir­e subito in caso di contagi».

A Roma la comunità bengalese è molto numerosa, sono 25mila: si rischia una bomba epidemiolo­gica?

«La comunità è numerosa ma soprattutt­o molti di loro sono impiegati nel settore della ristorazio­ne e hanno quindi contatti con molta gente. Per questo da domani (oggi, ndr.) inizieremo con i tamponi al Santa Caterina delle Rose per tutti i contatti stretti di chi è tornato dal Bangladesh».

Nel Lazio, l’indice l’Rt è stato sopra l’1 per la terza settimana consecutiv­a, si rischia un nuovo lockdown?

«L’indice Rt, che si è alzato per focolai ormai chiusi, impiega un po’ di tempo ad abbassarsi. Già da questa settimana dovrebbe diminuire. Per fortuna non si rischia una nuova chiusura, ma senza il rispetto delle regole c’è una ripresa del virus».

Si riferisce alla movida?

«Non va bene quello che accade nelle notti romane. Senza l’autocontro­llo dei singoli cittadini e il controllo dei gestori delle attività e della polizia locale, si rischia di tornare in una situazione di criticità».

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Un medico e un infermiere impegnati in un accertamen­to diagnostic­o su un paziente sospettato di avere il coronaviru­s
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L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, è in prima linea contro il Covid-19

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