Corriere della Sera (Roma)

Se un cattivo algoritmo spegne il sogno della «A» delle ragazze della Lazio

Lotito irritato, Inter e Atalanta fanno paura. Patric, 4 turni di squalifica

- Di Franco Cordelli

La tensione cresce, la Lazio ha i nervi a fior di pelle. Patric è l’immagine del nervosismo che i calciatori trasferisc­ono sul campo: il folle morso affibbiato a Donati, difensore del Lecce, gli è costato 4 giornate di qualifica e una sanzione di 10 mila euro da parte del giudice sportivo; a questo si aggiungerà una multa salatissim­a che gli infliggerà il club. Ma anche all’interno della società e dello staff tecnico il clima è caldissimo. I risultati negativi hanno lasciato il segno: le tre sconfitte rimediate nelle cinque partite post-Covid, a fronte delle due incassate nelle 26 gare giocate prima della sospension­e, non sono state digerite da Lotito.

Ma, soprattutt­o, sono le modalità con cui questi risultati sono arrivati ad avere stupito il presidente: come mai tanti infortuni e tanti giocatori fuori condizione? È questa la domanda alla quale non riesce a darsi una risposta. Una risposta che adesso vuole da altri.Nessuno pretendeva che la Lazio vincesse lo scudetto, ovviamente. Ma fa male notare che anche il secondo posto adesso è a forte rischio: Inter e Atalanta non sono lontane e le condizioni dei biancocele­sti non danno alcuna sicurezza. Certo, l’obiettivo della stagione era la Champions e, a meno di una concatenaz­ione di risultati quasi impossibil­e, la squadra di Inzaghi

tra le prime quattro ci arriverà (il quarto posto non basterebbe in un caso... limite: vale a dire se il Napoli vincesse la Champions e la Roma conquistas­se l’Europa League). Lotito ritiene però evidente che nella gestione del gruppo dal punto di vista atletico e fisico siano stato commessi errori gravi. Incomprens­ibili, se si pensa alla capacità di tenuta della squadra fino a febbraio.

Nelle prime 26 giornate, la Lazio ha perso complessiv­amente per infortunio meno di 40 calciatori (calcolati al netto di Lukaku, che è stato rotto per tutto il periodo): in pratica, 3 assenze ogni 2 turni di campionato. Quasi nulla. In questi 5 ultimi incontri, i forfait hanno già superato quota 20, oltre 4 a gara. Un’enormità. E vanno aggiunti coloro i quali sono scesi in campo in condizioni precarie o, peggio, pessime. Come il Leiva di Lecce, ad esempio. Molti si chiedono perché Inzaghi abbia schierato il brasiliano anziché Milinkovic-Savic. Dopo la partita l’allenatore ha subito evidenziat­o che nemmeno Sergej stava bene e che, se non ci fosse stata un’emergenza, non avrebbe giocato. Ma quando è entrato, nella ripresa, il serbo è stato tra i più brillanti. Un piccolo mistero, dietro il quale si infittisco­no le voci.

La sconfitta della Juve con il Milan ha accentuato i rimpianti. Quando ha saputo che la squadra di Sarri era in vantaggio per 2-0 a San Siro, la Lazio era delusa solo per il proprio risultato. Non appena è arrivata la notizia del 4-2 finale, il rimpianto invece ha raggiunto livelli altissimi.

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Crollo Il tecnico Della Lazio Simone Inzaghi, 44 anni

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