Danzando in punta, ispirati dall’Orlando di Virginia Woolf
Nell’arena del Teatro India lo spettacolo del Leone d’Oro Alessandro Sciarroni
Il Leone d’oro per la danza Alessandro Sciarroni apre stasera la stagione estiva del Teatro India. È un doppio ritorno d’eccellenza: quello degli spettacoli dal vivo nell’ex Mira Lanza, che si fa arena accogliendo il pubblico negli spazi esterni; e quella del coreografo e artista marchigiano che lo scorso settembre era all’Argentina con Augusto.
Il titolo della nuova proposta è Orlando’s version (stasera e domani alle ore 20, posto unico 5 euro) capitolo del progetto più ampio Tourning, focalizzato sulla pratica della danza classica, in particolare sul lavoro in punta. Curiosa scelta da parte di un artista niente affatto accademico e orgogliosamente autodidatta. «Anche in questa occasione, come sempre faccio, c’è sia la mia idea di performance che il confronto con gli interpreti che mettono a disposizione il proprio vissuto, la propria umanità — racconta in una pausa dalle prove — In questo caso sono quattro ballerine e un ballerino, Maria Cargnelli, Francesco Saverio Cavaliere, Lucrezia Gabrieli, Sofia Magnani e Roberta Racis, di formazione fortemente classica che hanno portato il loro bagaglio di esperienze, spesso dolorose».
L’Orlando del titolo è invece quello del romanzo di Virginia Woolf, personaggio che attraversa i secoli cambiando genere sessuale: «Tourning in inglese significa girare e il mio progetto è sul corpo che gira attorno al suo asse e sui movimenti migratori degli animali, ma ha anche significato di cambiare, evolversi. Il libro della Woolf è incentrato proprio sul tema della metamorfosi», sottolinea l’artista, abituato a presentare i suoi lavori in gallerie e musei, oltre che in teatri e festival. Un percorso eccentrico rispetto all’ortodossia della danza che la Biennale di Venezia ha premiato nel 2019 con il Leone alla carriera a soli 43 anni: «Nonostante sia passato un anno pieno di avvenimenti, conservo intatta la gioia della giornata in cui ho ricevuto il premio. Ricordo anche l’ansia perché il Leone mi ha sovraesposto mediaticamente».
Oggi sarà la prima volta davanti al pubblico dopo il lockdown («Tutto ciò che facciamo assume senso solo con la presenza del pubblico» afferma) e in un clima d’incertezza per la cultura: «Avevo sperato che questo momento portasse le istituzioni a intendere la ricerca come una risorsa, invece in Italia si guarda ancora al contemporaneo con sospetto».
Per la durata degli spettacoli sarà attivo il laboratorio gratuito per bambini (7-10 anni) di «teatrodelleapparizioni». Informazioni: www.teatrodiroma.net, lungotevere Vittorio Gassman 1.