«Gara da 200 mila euro, mi devi dare il 10%»
La richiesta di un colonnello dell’Aeronautica al titolare di una ditta
Certi, sanno essere espliciti: «Io ti dico... nella gara di 200 mila euro per esempio 200 mila euro... te lo aggiudichi tu... mi devi corrispondere il 10% . Il 10% a me va corrisposto e chiaramente quel 10%... tu c’hai il 30, il 40 se non di più». Così, rivolto all’imprenditore Walter Crisciotti Visintin, il colonnello dell’Aeronautica Natale Palmieri stabilisce il prezzo per pilotare una gara d’appalto remunerativa. La sua è pura aritmetica applicata al business illecito: su un appalto del valore di 200mila euro la tangente è 20mila.
C’è invece chi, prudente, si sforza di occultare il senso delle proprie conversazioni. Così per non pronunciare il fatale nome dell’ Albania dalla quale significativamente (ma illegalmente) veniva importata una scadente partita di mostrine per l’Aeronautica il tenente colonnello Francesco Pasquale e il suo collega Gianni Sebastiano Cicala utilizzano una circonlocuzione: «Diciamo che arrivavano col gommone, anche i tubolari di plastica arrivavano col gommone. E quindi erano lì alla dogana e alla fine uno di questi che stava dall’altra parte dell’Adriatico li ha chiamati e gli ha detto: “Guardate tranquilli la roba ve la porto io”». Ovviamente i gradi confezionati in Albania come pure in Cina sono scadenti, così nell’esercito delle gare d’appalto manipolate o pilotate c’è anche il caso delle «piastrine che si scollano ... o sono già scollate da un lato ...», confida intercettato un ufficiale. Poco importa se il graduato di turno va in giro mostrando medaglie opache, scollate o di materie prime tossiche, quello che conta è aggiudicarsi la commessa. Stavolta è il maggiore dei carabinieri, Pasqualino Clemente, a chiosare «I cinesi so’ forti comunque...». È così che nascono gli alamari di Shenzen: «Nello specifico - scrive la gip Tamara De Amicis - Fabio Piedimonte, tramite Paolo Lucarelli amministratore della società Pom, ha affidato la produzione dei gradi tubolari, dei metallici e degli alamari ad una ditta che risiede a Shenzen in Cina». A riprova che la pubblica
Fabio Piedimonte, tramite Paolo Lucarelli amministra tore della Pom, ha affidato la produzione dei gradi e degli alamari ad una ditta che risiede a Shenzen in Cina
Gip Tamara De Amicis
Le tre stelle delle controspalline che identificano un colonnello dell’Esercito
amministrazione spesso è in ritardo con i pagamenti un imprenditore si lamenta al telefono con un socio che manca addirittura la stoffa sulla quale cucire i gradi: «Fa... perché me deve... me deve ancora arriva’