La Regione: sì ai tamponi fatti dai laboratori privati
Ieri 181 nuovi contagi, 131 nella Capitale
Tra qualche giorno sarà possibile anche nel Lazio sottoporsi al tampone rapido - a costi calmierati (13,94 euro ad analisi) - per l’identificazione dell’antigene del virus Sars CoV-2, come già avviene negli aeroporti. Lo ha annunciato la Regione al termine di un tavolo tecnico mentre ieri sono stati registrati, con un trend in salita, su 9.381 tamponi, 181 nuovi positivi di cui 131 nella Capitale: i ricoverati con sintomi continuano a salire (492) e sono 16 i pazienti nelle Terapie intensive.
Tra qualche giorno sarà possibile anche nel Lazio sottoporsi al tampone rapido - a costi calmierati - per l’identificazione dell’antigene del virus Sars CoV-2, come già avviene negli aeroporti. Si amplia così la rete per effettuare lo screening. Lo ha annunciato la Regione al termine di un tavolo tecnico mentre ieri sono stati registrati, con un trend in salita, su 9.381 tamponi, 181 nuovi positivi di cui 131 nella Capitale: i ricoverati con sintomi continuano a salire (492) e sono 16 i pazienti nelle Terapie intensive degli ospedali del Lazio. Sempre ieri gli esperti della Regione si sono incontrati con il professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’Università di Padova per istituire una task force sulle scuole.
Tornando sul tema dei test veloci, la giunta Zingaretti sta per emanare una direttiva per procedere all’abilitazione al tampone rapido antigenico delle strutture private specializzate in Microbiologia, Virologia e Immunologia, nel rigoroso rispetto delle procedure di contenimento del contagio, sul modello di quanto già accade per i test sierologici. Verranno indicate nel documento le metodiche, è stato spiegato da Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità, che sono quelle validate dall’Istituto nazionale di Malattie infettive «Spallanzani», e che si stanno utilizzando negli scali di Fiumicino e Ciampino. Verrà inoltre indicata una tariffa calmierata di riferimento (13,94 euro) che dovrà essere esposta al pubblico con l’impegno di prenderne atto.
In caso di positività al test, dovrà essere eseguito il tampone molecolare nei drive-in, allestiti nella rete «Coronet» della Regione, muniti del referto di positività al test antigenico, di tessera sanitaria e ricetta dematerializzata. Così come avviene già oggi per i test sierologici in fase di accettazione all’esame di laboratorio, la struttura deve obbligatoriamente deve permettere al cittadino di poter ritirare il referto online. In caso di esito positivo dell’esame, è stato ricordato, si deve obbligatoriamente contattare il proprio medico di medicina generale e la Asl territorialmente competente per eseguire il tampone molecolare.
«Il test rapido è stato validato dallo Spallanzani e largamente usato nel porto di Civitavecchia, nei numerosi drivein regionali e negli aeroporti di Roma - ricorda D’Amato -. Tale metodologia consentirà di ampliare la rete di testing per screening consentendo di recarsi presso le strutture private abilitate con oneri a carico dell’utente. Rimane gratuita e quindi a carico del Servizio sanitario regionale tutta l’attività nei drive-in e nella rete Coronet sia per i test rapidi antigenici, che per i tamponi molecolari». Inoltre la giunta Zingaretti sta completando la gara, assieme alla Regione Veneto, per acquisire un milione di test rapidi antigenici da utilizzare nell’attività di screening soprattutto nelle scuole.