Corriere della Sera (Roma)

Tennis, pasta e tiramisù

Halep e Gauff ordinano in albergo, Nadal sogna una passeggiat­a

- Di Marco Calabresi

Vero, gli Internazio­nali d’Italia di tennsi vivono in una «bolla». È il prezzo da pagare all’emergenza Covid-19: non si può uscire dagli alberghi, se non per andare al Foro Italico.

è un servizio di auto che fa la spola tra gli hotel (uno per gli uomini, uno per le donne) e i campi. E si sapeva. La cosa che ai giocatori e alle giocatrici dispiace di più, però, è non poter girare per la città, visitare il centro e i monumenti. Rafa Nadal, dopo aver demolito Carreno Busta, ha raccontato la vita extra-campo: «Va tutto bene, anche perché posso camminare liberament­e al Foro Italico, che è bellissimo, e perché l’hotel offre una vista splendida sulla città. Sarebbe stato ancor più bello, però, poter uscire in terrazza o in giardino per prendere una boccata d’aria». Djokovic, che mercoledì aveva battuto l’azzurro Caruso, nel classico messaggio con il pennarello sulla telecamera ha scritto: «Forza Roma, ti amo. Mi mancate». Roma come città, non come squadra.

Ma c’è un’altra mancanza a cui i big del tennis devono fare fronte: quella della classica cena nei ristoranti caratteris­tici della città. A Ponte Milvio o in centro, a Trastevere o in via del Corso. Gli hotel e il ristorante dei giocatori nella Players Lounge garantisco­no ovviamente tutti i pasti, ma c’è chi ha ovviato con la consegna a domicilio. Simona Halep, testa di serie numero 1 del tabellone femminile, si è fatta portare una porzione di tiramisù (quello «classico» di Pompi) da consumare nella hall dell’albergo; la sedicenne Coco Gauff, invece, alla prima partecipaz­ione a Roma (è stata eliminata ieri dalla spagnola Garbine Muguruza 7-3, 3-6, 6-3), voleva conoscere il sapore della pasta italiana. «Ne ho ordinata tanta - ammette -, anche perché penso che in Italia abbia un sapore decisament­e migliore di quello che proviamo di solito negli Stati Uniti. Noi, in America, la nostra pasta la cuociamo un po’ troppo».

Se il tennista non va a Roma, insomma, è Roma che va dalla tennista.

La dichiarazi­one d’amore di Djokovic «Forza Roma, ti amo. Mi mancate!»

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Il saluto Fabio Fognini, 33 anni, numero 14 Atp: fuori al secondo turno degli Internazio­nali

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