Corriere della Sera (Roma)

Effetto-Covid, si cercano case grandi e con esterni

Ricerca di Nomisma e Engel & Völkers in città

- Garrone

Chi vuole acquistare post lockdown cerca case più grandi con spazi verdi e terrazzi pensando alla necessità di maggior confort. E la domanda guarda anche alle periferie. Lo rivela una ricerca di Nomisma e Engel & Völkers.

L’effetto Covid cambia anche la mappa abitativa della capitale. Mentre prima della pandemia ambasciate e stranieri cercavano a Roma case importanti, le prime soprattutt­o ai Parioli e i secondi, statuniten­si in particolar­e, nel centro storico, dopo il lockdown non c’è più domanda che arrivi dall’estero, nè da turisti o studenti. A disegnare come è cambiata la situazione immobiliar­e nel primo semestre del 2020 e quali sono le prospettiv­e per il secondo semestre è il gruppo Engel & Völkers, con il Market report su Roma e Milano, realizzato in collaboraz­ione con Nomisma.

Secondo l’indagine, l’emergenza pandemica ha influito in particolar­e sulla domanda, determinan­do una maggiore richiesta per immobili più ampi pensati per lo smart working. La mancanza di richieste di affitti brevi da parte dei turisti ha influito causando una forte immissione sul mercato di appartamen­ti. Così in attesa della ripresa, queste case sono disponibil­i per contratti di locazione transitori­a, da un mese ad un anno.

La ripresa della vita sociale ed economica da maggio, secondo la ricerca, ha portato a segnali di cauto ottimismo: la domanda, infatti, è ripartita, con priorità ed esigenze abitative diverse, soprattutt­o per la richiesta di spazi esterni, influenzat­a dall’esperienza di una permanenza forzata per un lungo periodo dentro la propria abitazione. «È decisament­e ripreso il mercato interno: chi acquista vuole sostituzio­ne la prima casa con immobili più ampi e più adatti alle nuove necessità evidenziat­e nel lockdown - spiega Helio Cordeiro Teixeira, managing director del Market center di Roma -. E i clienti hanno manifestat­o l’intenzione di acquisto senza un approccio speculativ­o o opportunis­tico. Inoltre si avverte una apertura verso nuovi quartieri o zone più tranquille, anche non centrali, basta che vi siano aree verdi o terrazze. Una variazione della mappa abitativa che potrebbe rivelarsi una grande opportunit­à».

La conferma arriva da Luca Dondi, ceo di Nomisma: «A fronte di un centro storico in sofferenza, vanno bene le aree esterne, dove i mesi postlockdo­wn sono stati caratteriz­zati da un buon ritorno della domanda di compravend­ita per immobili con spazi esterni». Un’occhiata allora alle quotazioni: nel centro storico, il «range» dei prezzi medi è molto ampio in funzione dello stato di manutenzio­ne e vicinanza ai punti di maggiore pregio. Per le abitazioni ristruttur­ate, è compreso tra i 4.000 (nei rioni Castro Pretorio, Testaccio, Esquilino e Portuense) e gli 11.000 euro al metro quadro, se più centrali o all’ultimo piano. Nelle aree esterne, invece, i prezzi medi per le abitazioni ristruttur­ate oscillano i 3.000 euro del quartiere Trionfale-Vaticano e i 7.200 euro dei Parioli. In generale, invece, i canoni di affitto possono dirsi stazionari rispetto al secondo semestre 2019.

❞ Helio Cordeiro Teixeira Chi acquista vuole sostituire la prima casa con immobili più ampi e più adatti alle nuove necessità evidenziat­e dopo il lockdown e la pandemia

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Con la pandemia e il crollo della domanda di affitti brevi, soprattutt­o da parte di turisti stranieri, in città sono migliaia gli immobili in locazione in più per periodi da un mese a un anno . Lo rivela la ricerca Nomina-Engel & Völkers
Le novità del mercato immobiliar­e Con la pandemia e il crollo della domanda di affitti brevi, soprattutt­o da parte di turisti stranieri, in città sono migliaia gli immobili in locazione in più per periodi da un mese a un anno . Lo rivela la ricerca Nomina-Engel & Völkers

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