Altaroma, la moda è green Vinta la sfida del digitale
Techno Natura Mare Chiude la tre giorni di sfilate. E spunta anche il trench anti-Covid
In tempi di Covid, oltre a presentare le collezioni in streaming sulle passerelle a porte chiuse, come hanno scelto molti designer di AltaRoma, (in chiusura stasera a Palazzo Brancaccio) ci sono gli allievi dell’Accademia Maiani che hanno sfilato sulla spiaggia del Circeo e chi, come Sabrina Persechino, la stilista romana degli «abiti geometrici», ha investito in tecnologie anti virus per realizzare il trench «Hut» (rifugio) capace di isolare ermeticamente chi lo indossa dall’ambiente esterno, pur mantenendo vivo il contatto sociale.
La creatività non si ferma e la moda è ripartita: si materializza nella primavera in fiore di Caterina Moro con stampe fotografiche di rami e inflorescenze su organza di seta e popeline di cotone mentre Alessandra Cappiello di Morfosis ragiona sulle tavole di Rorschach e sulle mutevoli forme della natura ispirandosi al lavoro di icone di eleganza come Elsa Schiaparelli e Madeleine Vionne per una sintesi stilistica dal twist contemporaneo e appeal femminile. Alice Zantedeschi e Francesca Pievano, studi al Politecnico di Milano, con una mini collezione di giacche e capispalla lanciano gli abiti del futuro in polvere di marmo: traspiranti, antivento, super-tecnologici e poco inquinanti. «Utilizziamo materiale di scarto — spiega Alice — recuperato dalle pietre provenienti «Hut», il trench anti coronavirus di Persechino
Massimo Degli Effetti ( a sinistra) e l’artista Tommaso Fagioli sulle poltroncine di 2001Odissea nello Spazio
Un abito Morfosis di Alessandra Cappiello dalle cave di Carrara, Bergamo, Verona sfumati sulle tonalità dei bianchi, del nero, del giallo con cui realizziamo delle spalmature sui tessuti».
Dopo il suggestivo omaggio di Biagiotti a Roma, con la sfilata in Campidoglio domenica scorsa sulle note di Ennio Morricone, altri tributi alla città eterna, questa volta in digitale: il «Creative districtfashion film» di Antonio Falanga (visibile sulla piattaforma AltaRoma digital runway)
Una creazione della Maiani Accademia Moda ambientato su set distribuiti tra piazza di Spagna, piazza del Popolo, via Margutta, e via Condotti e il cortometraggio «Frangiamore» di Sylvio Giardina in cui lo stilista rivisita altri luoghi della capitale attraverso le sue storiche collezioni. Ma a dare un segnale che a Roma c’è voglia di ripartire è stato per primo Massimo Degli Effetti, buyer internazionale (portò qui marchi come Pierre Cardin o Comme des Garcon) aprendo il 18 agosto la sua nuova boutique in
via delle Carrozze: «Ho ceduto i miei due storici negozi in piazza Capranica — racconta — ma non sono capace di stare lontano dalla moda e avevo fretta di aprire, così a Ferragosto è partita questa nuova avventura anche se tutti mi dicevano che ero pazzo. Nel nuovo store ho messo pezzi d’arredamento vintage come due poltroncine originali del film “2001 Odissea nello spazio”».
Tra i momenti più significativi della manifestazione, seguita da più di 20.000 utenti sulweb, con 44 eventi in presenza e 88 designer, i tre talk coordinati da Anna Maria Tartaglia, ceo di The brand sitter, che ha proposto un focus sulle nuove professioni della moda, messo in risalto le possibilità di sostegno e finanziamento per le startup da parte delle istituzioni e infine indagato le nuove frontiere dell’innovazione e della sostenibilità dell’intero comparto.
gli utenti che hanno seguito i momenti clou della kermesse sulla piattaforma online
i accreditati che hanno partecipato agli eventi in presenza (44), rispettando le nuove regole