Il Golden Gala diventa il biglietto da visita per gli Europei del 2024
Il deserto e lo stadio ciclopico, la novità del sole sulla pista e le gare accompagnate dal tramonto come mai si era visto nelle notti romane dedicate allo show dell’atletica. In un’atmosfera irreale è andato in scena un anomalo compleanno numero 40 del «Golden Gala Pietro Mennea», tappa italiana della Wanda Diamond League, nella stagione riveduta e corretta dalle misure di contenimento del virus Covid-19. Alla fine tutto si è svolto nel pieno rispetto delle regole, grandi atleti e grandi prestazioni a nobilitare le 14 gare del programma ridimensionato, meno di un centinaio di addetti ai lavori sugli spalti, con l’organizzazione di Fidal e Sport e Salute che ha applicato i protocolli di sicurezza. In tribuna il presidente della Federatletica, Alfio Giomi, ha ospitato il ministro dello sport Vincenzo Spadafora e il presidente di World Athletics (ex Iaaf) Sebastian Coe. Occasione irrinunciabile per rilanciare la candidatura dell’Olimpico a ospitare nel 2024, anno dei Giochi di Parigi, i campionati Europei di atletica leggera. Un lavoro di diplomazia a 60 anni dall’Olimpiade che potrebbe riportare la grande atletica dentro lo stadio che nel 1987 raccontò una delle più belle edizioni dei campionati del Mondo. Il meeting che non doveva esserci ha regalato emozioni, confermando la bontà dell’intuizione di Primo Nebiolo, che nel 1980 tenne a battesimo l’incontro planetario dei campioni dell’atletica che non era potuto andare in scena a Mosca per il boicottaggio dei paesi occidentali. Una storia che andrà avanti e che il prossimo anno, se si potrà tornare alla normalità, dovrebbe emigrare temporaneamente a Napoli, con l’Olimpico che dovrebbe essere monopolizzato dell’Europeo di calcio. Aspettando quello di pista e pedane.