Musica a Villa Ada La ditta esclusa vuole due milioni
Nosb fa causa al Comune dopo il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha confermato il giudizio favorevole al reintegro della società che gestiva i concerti di «Villa Ada-Roma incontra il mondo». E ora l’azienda chiede al Campidoglio un risarcimento di due milioni di euro per i danni.
Rischia di costare molto cara l’Estate Romana al Comune di Roma. Il Consiglio di Stato ha confermato il giudizio favorevole alla società Nosb srl, a cui non era stata affidata l’organizzazione del festival «Villa AdaRoma incontra il mondo», previsto nelle estati dal 2017 al 2019.
«Dopo la sentenza il risarcimento che chiederemo al Comune di Roma sarà molto salato - spiega Giulio Amorosetti della Nosb -. L’amministrazione è stata costretta ad estromettere l’originaria aggiudicataria della graduatoria approvata nel 2017, ma questo certo non ci risarcisce del danno economico subito».
La richiesta al Campidoglio, calcolato dagli avvocati dello studio Nicodemo, legali della srl danneggiata, sarebbe di oltre 2 milioni di euro.
La vicenda inizia nel 2017. La Nosb srl partecipò alla gara per il bando del festival e arrivò seconda, ma una volta visionati gli atti della gara si scoprì un’anomalia: la società vincitrice, ovvero D’Ada srl, secondo la sentenza, aveva presentato un progetto irrealizzabile, dato che erano previsti una serie di concerti con artisti già contrattualizzati dalla Nosb.
Da qui la decisione dei legali della società di fare ricorso al Tar del Lazio. Il quale il 12 giugno 2018, accolse il ricorso e annullò la graduatoria, ritenendo carente l’attività istruttoria svolta dalla commissione giudicatrice del Campidoglio nella valutazione del programma della kermesse musicale. Ma nonostante il parere del tribunale regionale «Villa Ada incontra il mondo» andò però avanti per tre anni, come nulla fosse.
Ma Nosb ha continuato la sua battaglia legale. Infine si è arrivati alla sentenza del Consiglio di Stato del 14 settembre 2020 che dà ragione alla Nosb, quindi sono stati annullati gli atti che portarono Roma Capitale a decretare vincitore del bando la D’Ada. E inoltre il Consiglio di Stato ha nominato il prefetto di Roma per sostituire Roma Capitale in caso di ulteriore inadempimento, che non c’è stato, visto che il Dipartimento attività culturali, che aveva tempo fino al 7 dicembre, ha annullato la graduatoria e riammesso Nosb. Ma essendo ormai chiusa l’esperienza dell’estate romana, la Nosb ha deciso di optare per il risarcimento economico.