Raggi e le lettere agli imprenditori per cercare il bis
Gli inviti a «Roma smart city 2030» per «individuare le priorità di intervento»
La sindaca, proiettata verso la ricandidatura nonostante il dissenso dell’ala più movimentista dei Cinque stelle, punta il radar all’esterno per aggregare risorse che potrebbero arricchire di contenuti la squadra e il programma. Stanno partendo in questi giorni le lettere di invito a partecipare all’incontro sul piano di sviluppo «Roma smart city 2030» in programma il 17 marzo all’Auditorium. «Vorrei renderla partecipe della vision della nostra amministrazione - è il messaggio di Virginia Raggi agli ospiti -, che ha come obiettivo strategico quello di favorire uno sviluppo progressivo della città al fine di renderla una metropoli innovativa e competitiva». La prima cittadina ha in mente un «modello di confronto» con l’imprenditoria «finalizzato a individuare le priorità di intervento e a condividere una programmazione consistente e sistemica in grado di indirizzare gli investimenti del settore pubblico e privato verso i bisogni reali del territorio». Tre gli step decisivi: «L’utilizzo intelligente del Next generation Eu fund, il Giubileo del 2025 e l’Expo 2030».
La «necessità di unire le forze migliori della città» ovvero la creazione di una piattaforma che rafforzi l’azione amministrativa, oltre ad ampliare la platea di interlocutori, potrebbe coinvolgerne alcuni nel futuro dream team capitolino al quale si sta lavorando. Dopo la presentazione sui social del logo e dello slogan del comitato elettorale «Avanti con coRAGGIo», è scattato «l’ascolto della cittadinanza, del tessuto sociale e imprenditoriale per inserire nella squadra persone in grado di dare un contributo importante». A svelare le mosse, «sebbene non sia un segreto che Raggi stia pensando alle liste», è il consigliere grillino Paolo Ferrara. Gli ambiti ai quali si guarda con maggiore interesse sono il mondo ambientalista e la new economy «con una mentalità più spinta verso il futuro». Nel frattempo, prosegue il dialogo con i Municipi: «Dopo una serie di riunioni partiranno i tavoli per il programma, che potrà anche essere discusso sulla piattaforma elettronica con il supporto di Rousseau». Sul fronte interno permangono le tensioni, non soltanto con «la fronda» (giovedì il presidente della commissione Commercio, Enrico Stefàno, ha ammesso che gli piacerebbe candidarsi a sindaco). «Il fatto che sia stato totalmente disatteso l’indirizzo del Movimento e dell’Aula sta creando parecchio nervosismo», ammette un consigliere pentastellato in relazione alla revoca delle concessioni agli ambulanti e alla nuova messa a gara decise dalla sindaca che ha richiesto il parere dell’Authority della concorrenza. È fissato per lunedì il Consiglio straordinario che affronterà la questione, mentre martedì i sindacati e gli operatori del settore scenderanno in piazza.
Chiusa la partita dei ruoli di sottogoverno, i leader dei partiti di centrodestra dovrebbero incontrarsi la prossima settimana per fare il punto sulla Capitale, sebbene con l’avanzare delle varianti del Covid si faccia sempre più concreta l’ipotesi che le elezioni vengano rinviate all’autunno. Lo scacchiere presenta ancora parecchie incognite: l’eventuale nomina di Andrea Abodi, che finora era dato per favorito, a sottosegretario allo Sport lascerebbe vuota la casella. Le alternative, al momento, non sarebbero molte: Guido Bertolaso, che però è impegnato nella campagna vaccinale in Lombardia e, riecco la suggestione, il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Nel centrosinistra si aspetta di capire quando si voterà, mentre l’ipotesi più accreditata per ora resta quella di Roberto Gualtieri.
Gli step «L’utilizzo intelligente del Next generation Eu fund, il Giubileo del 2025 e l’Expo 2030»
Centrodestra La prossima settimana dovrebbe ufficializzare il candidato. L’ipotesi del rinvio delle elezioni