Corriere della Sera (Roma)

Gli sprechi milionari di Comune, Ama e Atac

Nella relazione del procurator­e Silvestri favori, consulenze esterne e cattiva gestione

- Ilaria Sacchetton­i

L’acquisto del palazzo del costruttor­e Luca Parnasi e il risarcimen­to chiesto agli ex amministra­tori dell’Atac: quattro milioni e 546mila euro. Un’operazione con la quale la municipali­zzata ha eluso la regola «che indica la compravend­ita di cosa futura tra gli strumenti eccezional­i» costata uno spreco milionario, solo in parte risarcibil­e. Ma anche la cattiva gestione dei punti verde comunali che ha causato un ammanco di 1.133.267 euro nelle casse capitoline. O, ancora, l’incauto affidament­o di consulenze da parte dei servizi capitolini alla mobilità per la gestione della Ztl: 100mila euro di ammanchi nelle casse comunali. Ecco alcuni fra le citazioni della Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, guidata da Pio Silvestri, nei confronti di funzionari e dirigenti pubblici. Ci sono gli oltre sei milioni di euro ottenuti da una società per l’efficentam­ento energetico mai realizzato e che ora dovranno essere risarciti. E i 54.520.000 di euro percepiti dal consorzio universita­rio Cineca per servizi informatic­i resi al ministero dell’Università e della Ricerca, una rendita di posizione che si sarebbe tradotta in danno milionario per l’erario.

Partita da notizie apparse sui quotidiani, l’inchiesta su «l’applicazio­ne del nuovo orario di lavoro a 38 ore settimanal­i» all’Ama ha accertato, invece, un danno attorno al milione e 400mila euro. Il ritardo nell’adeguament­o al contratto nazionale collettivo ha determinat­o «un aggravio di costi costituito quanto meno dai compensi erogati a titolo di lavoro straordina­rio nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 5 marzo 2017». Costi che il viceprocur­atore regionale Massimilia­no Minerva ha imputato all’ex amministra­tore unico Carmela Giglio per circa 500mila euro. «Se avesse tenuto ferma in sede di contrattaz­ione decentrata la decorrenza della nuova durata settimanal­e dell’orario lavorativo dal 1° gennaio», Ama non avrebbe peggiorato i suoi bilanci. Censurata anche la Consip che pur in presenza di un nutrito staff di legali (49 dipendenti) assegnò una serie di incarichi a consulenti esterni con una spesa di oltre quattro milioni di euro. Un danno da oltre 14 milioni di euro è derivato poi, secondo i calcoli dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziari­a, a Equitalia quando è emerso che un dipendente infedele faceva rateizzare il debito ad alcuni imprendito­ri «amici». Danno da 529.775 euro, invece, per l’«illegittim­o licenziame­nto» di un dirigente di Roma Metropolit­ane imputabile a presidente e consiglier­i di amministra­zione.

Ricordata nella relazione di Silvestri anche la vicenda dei derivati di Morgan Stanley. La Procura regionale alla quale la Cassazione ha recentemen­te dato ragione, almeno parziale, ha sostenuto che, dalla cancellazi­one dei contratti, è scaturito un buco di oltre tre miliardi nelle casse dello Stato. Citata anche la metro C (221 milioni di danno per l’erario). L’una e l’altra sono in attesa di giudizio.

Danni Citata anche la metro C: 221 milioni di danno per l’erario

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Il parco della Madonnetta doveva essere un punto verde qualità: per la loro cattiva gestione il Comune ha perso oltre 1 milione
Acilia Il parco della Madonnetta doveva essere un punto verde qualità: per la loro cattiva gestione il Comune ha perso oltre 1 milione

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