Un inedito Palazzo Barberini si illumina con gli ospiti della preview «in-attesa»
In sala
Teresa Ciabatti insieme a Valentina Francese ha ripercorso i temi del suo memoir
Margherita Guccione, Giovanna e Francesca Barberini, Flaminia G. Santori
Un Palazzo Barberini inatteso fa da sfondo ad una mostra fotografica dedicata all’«Italia in-attesa». Un gioco di parole per raccontare un evento espositivo che ha generato nell’edificio monumentale, teatro della rivalità tra Bernini e Borromini, un viavai di ospiti del mondo dell’arte e della cultura che non vedevano l’ora di tornare a respirare una nuova energia. Nelle sale al piano terra e al piano nobile non occupate dalla collezione permanente, si entra in punta di piedi per l’incontro ravvicinato con i 12 racconti fotografici di altrettanti autori, da Olivo Barbieri (nel parterre con la moglie) a Mario Cresci, da Francesco Jodice a Silvia Camporesi che arriva all’appuntamento con la preview insieme alla gallerista Sara Zanin. Margherita Guccione e Flaminia Gennari Santori, rispettivamente alla direzione del Maxxi Architettura e delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, e curatori della mostra insieme a Carlo Birrozzi, nel giorno di apertura accolgono e guidano i visitatori tra cui la principessa Giovanna Barberini con la figlia Francesca. Un passaggio nella serra illuminata dal sole e nel giardino segreto del Palazzo, anche per Onofrio «Ninni» Cutaia, direttore generale Creatività Contemporanea (Mibact), per la collezionista Flaminia Cerasi, il direttore Maxxi Arte Bartolomeo Pietromarchi, Anna Mattirolo delle Scuderie del Quirinale, Antonella Recchia, l’attrice Galatea Ranzi, la storica dell’arte Rossana Torlontano. E il passaggio di testimone prosegue.