Lazio stordita e ko Inzaghi: «Deluso dalla reazione»
Il tecnico: «Poca fame sotto rete. Voltare pagina, ci servono punti»
Un altro ko per la Lazio ieri sera a Bologna (2-0). Fatale il rigore sbagliato da Immobile sullo 0-0. Il tecnico Inzaghi: «Sono deluso dalla reazione». Stasera Roma-Milan all’Olimpico (ore 20.45).
La Lazio doveva riaccendere la luce dopo il blackout della notte di Champions. E invece, buio pesto in 80 secondi: dal rigore sbagliato da Immobile (lo scorso anno a Bologna stessa sorte era toccata a Correa) al gol del vantaggio del Bologna è passato un minuto e venti, in cui il pomeriggio del Dall’Ara è passato da potenzialmente favorevole a disastroso. Due episodi che hanno mandato la Lazio alle corde, senza che la squadra sia riuscita a lasciarsi alle spalle il doppio colpo da k.o.. Ed è proprio questa la cosa che fa più male a Simone Inzaghi, senza che l’allenatore faccia niente per nasconderlo: «Una squadra ambiziosa come la nostra deve reagire in modo diverso, per questo sono molto deluso - dice -. Le partite sono indirizzate da episodi, e stavolta non ci sono girati nel miglior modo possibile, ma dovevamo reagire in un altro modo».
A Inzaghi non va giù la maniera in cui la Lazio (non) ha rialzato la testa. Ci torna su più e più volte, come volesse spingere questo concetto nella testa dei giocatori, in modo che non si ripeta più. «Peccato, perché l’approccio era stato molto buono, ma siamo qui a parlare di una sconfitta che brucia e che fa male alla nostra classifica. La dobbiamo dimenticare, ed essere bravi a voltare pagina, perché ci servono punti e la classifica è corta. E dobbiamo farlo già martedì contro il Torino». A patto che si giochi: «A decidere saranno gli organi competenti, noi vogliamo giocare per lasciarci alle spalle queste due sconfitte. Cercheremo di ritrovare energie, anche perché il Torino sarà più riposato di noi». Riposato, vero, ma anche senza mezza squadra a casa con il Covid.
Per quanto la Lazio sembri stanca, però, la tesi che in questo momento serva giocare regge, a patto che ci si ricordi di farlo per 90 minuti. «E in altri 100 non avremmo segnato - aggiunge Inzaghi, sconsolato - L’abbiamo preparata nel migliore dei modi, ma il valore delle squadre si vede in questi momenti. Stiamo subendo tantissimo: Reina non ha fatto una parata e il Bologna ha fatto due gol. Siamo stati attenti ma sappiamo che anche la difesa ha problemi, viste le assenze di Luiz Felipe e Radu. Zero alibi, però: si doveva venire a Bologna per vincere».
Se la difesa piange, però, l’attacco non ride: Immobile, che dal dischetto aveva avuto la possibilità di sbloccare il risultato, non segna da 4 partite (3 di campionato più quella di Champions) e, quando Ciro non timbra, non è che di soluzioni alternative ce ne siano più di tante. Inzaghi ha buttato dentro prima Muriqi, poi Caicedo, ma niente da fare. Non era giornata.