Nicola Brunialti: ecco il mio strambo supereroe
Brunialti è autore di una fortunata serie di libri per bambini
È pronipote di Alessandro Manzoni, ma non è colpa sua. Ha lavorato a lungo nella pubblicità, collaborando a campagne di primo livello e da più di 10 anni è uno degli autori televisivi di Paolo Bonolis. Da molti anni scrive romanzi per bambini, il suo personaggio di maggior successo è Super Pollo (edito da Lapis), ordinario supereroe che riesce a fare innamorare i piccoli lettori. E questo è proprio colpa sua.
Nicola Brunialti è nato a Roma nel 1972 e la nascita di Super Pollo la racconta volentieri: «Quasi tutti i supereroi che conosciamo vengono raccontati nella loro età adulta. Per una volta volevo raccontare un supereroe bambino, mettendo in risalto la difficoltà di essere queste due cose allo stesso tempo. Perché dover salvare il mondo a dieci anni costringe Michelino, ogni giorno, a mollare i giochi per correre in aiuto delle persone. Come se non bastassero già tutti gli altri
❞ Sono profondamente innamorato di Roma, ancora mi fa battere il cuore e luccicare gli occhi. Certo, se devo essere sincero, negli ultimi anni l’abbiamo un po’ trascurata, questa nostra fidanzata
impegni: provate voi ad aggiungere al catechismo, al flauto, alla chitarra, al calcio, al nuoto e all’inglese la lotta ai mille malfattori dell’universo!».
Perché Super Pollo?
«Non volevo avere un supereroe sempre perfetto, coraggioso e “cool”! Volevo un personaggio buffo, eroico suo malgrado, che come tutti i bambini se ne fregasse un po’ della forma e badasse di più al contenuto. Il costume da pollo serve proprio a rendere più “umano” il nostro Michelino, che invece è un alieno proveniente da Elion4. Ma a scuola è semplicemente Michelino Mirandola, il più pappamolla dell’intero istituto. E forse di tutto Poggio Fagiolo, il paese in cui vive».
Una scuola che riconosciamo.
«Infatti tra i nemici del nostro eroe ci sono anche i bulli, a cui non può mai restituire “pan per focaccia”, se non nei panni del suo alter ego, nemmeno quando se la prendono con i suoi due amici Giada e Sandrone. Per fortuna che fra i suoi super poteri (Super Pollo sa spostare gli oggetti con la mente, ha una super forza e sa volare) c’è anche la pazienza. Ma soprattutto c’è un cuore grandissimo e un gran coraggio, nascosto sotto un’apparenza da “pollo”».
Per questo piace: somiglia dannatamente ai suoi lettori.
«I bambini si divertono moltissimo leggendo le avventure di questo strambo supereroe. E dopo averlo letto, così mi hanno scritto, guardano alle cose con occhi diversi. Ogni volume di Super Pollo, infatti, nasconde in un’avventura giocosa un tema più serio: il bullismo, l’amicizia, la scuola, il rapporto con i genitori…
Qual è il suo rapporto con Roma?
«Beh, il rapporto con la mia città è sempre quello del primo appuntamento. Sono profondamente innamorato di Roma, ancora mi fa battere il cuore e luccicare gli occhi. Certo, se devo essere sincero, negli ultimi anni l’abbiamo un po’ trascurata, questa nostra fidanzata. E il rapporto si è un po’ logorato. Dovremmo tornare a guardarla con gli occhi della prima volta, innamorarci di nuovo di lei. E ricominciare a trattarla con l’amore che merita».