Stagione al via, spiagge libere piene di rifiuti
Parte così la stagione balneare sul litorale. Le misure antivirus
Nel primo giorno di apertura ufficiale della stagione balneare - come stabilito dalla sindaca Virginia Raggi - il meteo incerto ha condizionato il previsto assalto al litorale. Ma subito i primi problemi: le spiagge libere sono piene di rifiuti. Intanto gli stabilimenti fanno registrare il tutto esaurito per gli abbonamenti.
L’estate 2021 debutta sul mare della Capitale tra rifiuti in spiaggia e boom di cabine prenotate. Nel primo giorno di apertura ufficiale della stagione balneare - come stabilito dalla sindaca Virginia Raggi - il meteo incerto ha condizionato ieri il previsto assalto al litorale. Tra sole, raffiche di vento e temperature fresche, niente tradizionale pienone, ma lungomare affollato e immancabile tintarella tra i lettini degli stabilimenti di Ostia.
Si torna con le stesse misure anti-Covid già sperimentate lo scorso anno: divieto di assembramenti, ombrelloni su piazzole di 10 metri quadrati, lettini distanti un metro e mezzo, sanificazioni frequenti e misurazione della temperatura. Operativo già il Piano strategico gestione balneare del X Municipio, con il rinnovo dell’App «Seapass», utile a segnalare da remoto la capienza delle spiagge libere, contingentate agli ingressi dagli steward muniti di tablet: costo del progetto, oltre 200mila euro per i controllori anti-ressa della Gecom e 6mila per l’applicazione della Ds-Tech. Sparite invece le contestate e problematiche paline, che tanto avevano fatto discutere nel 2020: gli oltre 5mila segnaposto sulla sabbia in legno erano stati posizionati con l’intento di garantire le distanze tra i bagnanti, ma erano durati ben poco, tra atti vandalici e mareggiate.
Le criticità maggiori si sono riscontrate proprio sugli arenili comunali. Pochi ancora i visitatori ieri che si sono trovati di fronte scenari di degrado diffuso: decine i sacchi dell’immondizia lasciati come biglietto da visita in mattinata, all’ingresso di lidi come l’ex Amanusa sul lungomare Vespucci e la Spqr, la spiaggia bonificata e riaperta proprio dalla giunta grillina. Posizionati i bagni chimici e le passerelle al centro di Ostia, restano ancora da pulire gli arenili, tappezzati da immondizia sparsa e detriti. Come già accaduto nell’estate scorsa, anche quest’anno i bagnini comunali saranno presenti a metà servizio, solo nei fine settimana festivi tra maggio, giugno e settembre, tutti i giorni tra luglio e agosto: la novità sono i defibrillatori acquistati dal Municipio e in dotazione ad ogni postazione di salvamento. Aumenta la tutela per le dune protette di Castelporziano e Capocotta: vietato esplicitamente qualunque comportamento che possa danneggiare l’ecosistema, divieto quindi di soggiorno e passeggiate tra la splendida vegetazione. Tra registro bagnanti e percorsi anti-Covid, buona la ripartenza per il settore turistico-balneare. «Cabine già prenotate all’80%, gli abbonamenti sono in risalita riassume Renato Papagni dalla Federbalneari –. La stagione sta iniziando con ottimi riscontri di presenze, anche se i visitatori ci stanno segnalando le spiagge libere sporche. Sulle norme anti-contagio ormai siamo preparati: registriamo clienti e giornalieri, misuriamo la temperatura e le pulizie sono garantite».
Più difficoltoso l’avvio sulle rive di levante, dove l’erosione invernale si è portata via gran parte delle spiagge. «Il progetto di protezione della costa è stato avviato, ma le ruspe lavorano a singhiozzo e saranno operative anche tra i bagnanti. Noi intanto abbiamo aperto e con un boom di prenotazioni, ma gli ostacoli non sono pochi», racconta la situazione Ruggero Barbadoro, responsabile Fiba e titolare dello stabilimento Il Venezia.