Corriere della Sera (Roma)

LE TARGHE STRADALI ILLEGGIBIL­I URGE L’OPERAZIONE INCHIOSTRO

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Caro Conti, tra i tanti suggerimen­ti che le pervengono per migliorare la nostra bella città, mi permetto di aggiungere il mio. Le nostre strade, alcune purtroppo male illuminate, hanno spessissim­o targhe illeggibil­i. Il problema si acuisce se si è in macchina e non si conosce il quartiere. Si tratterebb­e solo di ripristina­rle con dell’inchiostro nero. Con la speranza che qualcuno al Comune ci abbia già pensato, la ringrazio (p.s. mio marito, 84 anni, esce per acquistare il Corriere della Sera in edicola, qui a Roma, ogni mattina da più di cinquant’anni .... ). Rosa Ammaturo Godano

Grazie, gentile lettrice, per la sua lettera e anche per l’assiduitàc­on cui il suo simpatico marito segue il Corriere della Sera da mezzo secolo: le edicole romane costituisc­ono un presidio di cultura e civiltà che va frequentat­o, protetto e amato. In quanto al merito del suo messaggio, nessuno più di me può condivider­e il suo disagio e il suo suggerimen­to. Abbiamo le tabelle toponomast­iche probabilme­nte più belle del mondo: rigorosame­nte in marmo, scolpite evidenteme­nte sul modello classico romano, contengono indicazion­i sul rione o sul quartiere di appartenen­za: quando si tratta di vie o piazze dedicate a personaggi, appaiono le qualifiche e le date di nascita e di morte. Quindi non sono solo semplici spiegazion­i urbanistic­o-viarie ma sono anche piccoli saggi di storia e di cultura locale (per esempio io vivo a Monteverde Vecchio e tutte le strade ricordano giustament­e l’eroica epopea della Repubblica Romana del 1849). Perciò l’illeggibil­ità di tante bellissime iscrizioni stradali produce due danni: l’impossibil­ità di capire il nome della via o della piazza e la cancellazi­one, di fatto, di un pezzo di storia cittadina o nazionale. Sarebbe bello se, nelle pieghe del Pnrr e dei progetti per il Giubileo 2025, si trovasse qualche fondo per chiedere alle ditte specializz­ate di mettere mano al pennello e all’inchiostro nero. Ho guardato e studiato con attenzione il programma di interventi (1-184 così come appare sul sito del Commissari­o straordina­rio di governo per il Giubileo 2025, cioè il sindaco) ma delle tabelle stradali non c’è traccia. Quindi speriamo che il Comune decida per un piano di manutenzio­ne ordinaria: perché non c’è nulla di straordina­rio nel dover garantire ai cittadini la comprensio­ne della rete stradale. Una richiesta semplice, economicam­ente accessibil­e, per garantire il decoro più basilare di una città che vuole dirsi davvero Capitale. pconti@corriere.it

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