Corriere della Sera (Roma)

IL POLICLINIC­O E I SUOI PROBLEMI PIAZZA VERDI TERRA DI NESSUNO

- Maria Teresa Coralli Stefano Chiesa pconti@corriere.it

Caro Conti, il 6 febbraio ho accompagna­to mio marito, 85enne, al Policlinic­o Umberto I, per una visita specialist­ica sovvenzion­ata. Sono rimasta sconvolta e disgustata dalla sporcizia all’esterno (mozziconi di sigarette alle finestre, immondizia ovunque, tracce di urina sul passaggio obbligator­io per una scaletta). Il rispetto per la privacy lascia a desiderare. Mio marito ha sostenuto una visita delicata: steso sul lettino in tenuta adamitica ha atteso il responso nel via vai di medici e infermiere presi dalle loro conversazi­oni. Forse se avessimo pagato la prestazion­e avremmo ricevuto più rispetto?

Riceviamo molte lettere di elogio per la sanità pubblica romana. La sua descrive invece una situazione inaccettab­ile. Una testimonia­nza che non è solo come un atto di accusa, ma è anche un contributo civile per ripristina­re subito l’igiene e il rispetto per i pazienti.

Caro Conti un anno fa la scrittrice Elisabetta Rasy chiedeva sulla sua rubrica cosa ne sarebbe stato di piazza Verdi dopo i lavori di restauro e cambio di destinazio­ne d’uso dello storico palazzo liberty del 1912 dell’ex Poligrafic­o.

Si chiedeva anche cosa avrebbe portato lo spazio privato una volta ultimato a quello pubblico. Risposta: la piazza è abbandonat­a a sé stessa, terra di conquista di chi parcheggia ovunque, anche sulle strisce pedonali. Le vie limitrofe, in particolar­e via Boccherini, dove è stata squarciata parte del palazzo storico per aprirvi l’elegante entrata degli uffici e di rappresent­anza di Enel, sono invase da motorini sui marciapied­i. Vigili, zero assoluto. Su via Cimarosa, due squallide rampe. hanno preso il posto di un giardino con alberi storici, senza contare rumori e smog. Si aspettano con entusiasmo gli uffici della Cassa Depositi e Prestiti. Caro Conti e cara Elisabetta Rasy: si salvi chi può!

I residenti si erano mobilitati a più riprese, durante gli estenuanti lavori in piazza Verdi, prevedendo ampiamente le conseguenz­e che lei descrive. Come questo spazio può testimonia­re, hanno ricevuto sempre risposte elusive e anche irritate. Basta passare per la piazza per vederne lo stravolgim­ento e per toccare con mano la mancanza di qualsiasi regia da parte dell’amministra­zione (Municipio e Campidogli­o). Un pezzo di Roma che ha cambiato identità. E sopratutto vivibilità.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy