Corriere della Sera (Roma)

Lazio, traguardo storico Quattromil­a partite cifra tonda a Cagliari

La prima nel 1912: il portiere avversario, offeso, se ne andò

- Massimo Perrone

La Lazio giocherà domani a Cagliari la partita numero 4mila della sua storia. Un totale che parte dal primo incontro ufficiale nel campionato italiano che nacque nel 1898 ma ammise le squadre del centrosud solo nel 1912. Era il 3 novembre, il Corriere della Sera apriva con un titolo sulla prima guerra balcanica («L’esercito turco sospinto dai bulgari nella penisola di Ciatalgia»), al campo della Farnesina arrivò l’Audace Esperia, una delle tante società che attraverso varie fusioni poi nel 1927 diedero origine alla Roma. La Lazio vinse 5-0, la Gazzetta - che usciva solo due volte a settimana - pubblicò 9 righe tipografic­he, rispetto al Messaggero resta il dubbio su chi segnò una doppietta (Saraceni o Folpini?) ma il giornale romano svelò particolar­i gustosi: «Nel secondo tempo, dell’Esperia solo nove giuocatori si presentano sul campo perché il portiere Tombesi, offeso dai non ingiusti rimproveri dei compagni, e Courrier contuso, abbandonan­o la partita». La Lazio stravinse il girone romano, eliminò poi Virtus Juventusqu­e Livorno e Naples ed arrivò alla finale per il titolo (lo scudetto «nacque» solo nel 1924) persa 6-0 contro la Pro Vercelli.

Da quella domenica sono passati più di 111 anni e altre 209 avversarie ufficiali in 3.429 partite di campionato, 318 di Coppa Italia, 9 di Supercoppa italiana e 243 di coppe europee vere, cioè tutte quelle moderne (dall’esordio nel 1970 in Coppa delle Fiere, 2-2 con l’Arsenal rimontato da una doppietta di Chinaglia) più la Coppa dell’Europa Centrale che equivaleva alla Champions e la Lazio sfiorò nel 1937 perdendo la finale col Ferencvaro­s.

Per arrivare al 1.000° incontro ci vollero 41 anni abbondanti: Lazio-Torino 0-1, 14 marzo 1954, era solo la 15ª volta che i biancocele­sti giocavano all’Olimpico inaugurato 10 mesi prima, la sconfitta portò alle dimissioni dell’allenatore Sperone che venne sostituito da Allasio, padre della bellissima Marisa protagonis­ta al cinema nel ‘57 di «Poveri ma belli». La partita numero 2.000 è del 19 ottobre 1980: 2-0 all’Atalanta in B, gol di Albani e rigore di Citterio. Curiosa la storia di Albani: arrivava dal campionato di Promozione, giocò 7 spezzoni segnando 2 reti, poi finì in C prima di diventare una stella (29 partite in Nazionale) nel calcio a 5.

Il 17 maggio 2003, nel giorno in cui l’Olimpico festeggiav­a cinquant’anni, la Lazio giocò la 3.000ª partita battendo 3-1 il Brescia in rimonta, dopo il gol di Roberto Baggio, con un rigore di Mihajlovic e le reti di Cesar e Claudio Lopez, guadagnand­o i preliminar­i di Champions (poi superati) con una giornata di anticipo. Quella Champions che tornerà all’Olimpico mercoledì, ospite il magno Bayern, subito dopo l’incontro numero 4.000 di domani a Cagliari.

Curiosità L’incontro n° 1.000 regalò il posto al papà di Marisa Allasio

Il n° 3.000 valse la Champions

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