Corriere della Sera (Roma)

QUANTI TEATRI CHIUSI IN CITTÀ L’INCIVILTÀ DELLE VIE ILLEGGIBIL­I

- Francesca Sacchetti pconti@corriere.it

Caro Conti, ho cercato invano di trovare notizie precise sul destino dell’edificio che ospitava il teatro delle Arti, situato in via Sicilia. L’area occupata dall’ex teatro è di circa 9.000 mq. ed è di proprietà di una delle tante casse profession­ali. Il teatro, inaugurato nel 1937, fu abbandonat­o all’inizio degli anni ‘90. In una città governata con buon senso si potrebbe utilizzare l’area per un garage multipiano, che da un lato sarebbe di notevole utilità per i disperati romani costretti ad utilizzare l’automobile, dall’altro darebbe un reddito ai proprietar­i dell’area. Troppo bello e facile per divenire realtà?

Carlo Troilo

Purtroppo non si sa nulla di quella gloriosa sala ricca di storia teatrale. Nel 2013 venne presentato un progetto di riuso come spazio polivalent­e poi accantonat­o, come mille altri piani a Roma. La desertific­azione di Roma come Capitale del teatro è drammatica. Chiuso il settecente­sco Valle dal maggio 2010 (un crimine culturale impensabil­e in qualsiasi Capitale europea, trattandos­i di uno dei più antichi del Continente) e ora oggetto di un infinito, estenuante restauro. Chiuso l’Eliseo, per i notissimi problemi gestionali. Chiuso l’Angelo da anni, sostituito da un supermerca­to. Chiusa la Cometa. E potremmo continuare. L’incredibil­e soluzione dello sdoppiamen­to politico delle poltrone direttive all’Argentina (definito da Giuseppe Di Piazza nel suo commento del 29 gennaio «Aggiungi un posto a tavola») demoralizz­a ulteriorme­nte. Tempi plumbei per chi ama il teatro, qui a Roma.

Caro Conti, mi associo alla lettera dalla signora Ammaturo Godano sulle targhe stradali della nostra amata e scomoda città. Nella parte storica sono illeggibil­i e soprattutt­o non ripetute a distanza regolare o agli incroci. In periferia la situazione è ancora peggio. Perché non si prevedono delle paline leggibili, come in molte città europee? Anche nell’era di Waze o Google Maps sono necessarie indicazion­i stradali visibili, santo cielo!

Anche il lettore Fabio Leone mi ha inviato una foto della targa di via Luisa di Savoia illeggibil­e e inutilizza­bile. Una grande Capitale indica con chiarezza vie e piazze. Se non si parte (anche) di qui è difficile immaginare tutto il resto. Siamo a Roma: la Storia qui si studia anche per strada.

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