QUANTI TEATRI CHIUSI IN CITTÀ L’INCIVILTÀ DELLE VIE ILLEGGIBILI
Caro Conti, ho cercato invano di trovare notizie precise sul destino dell’edificio che ospitava il teatro delle Arti, situato in via Sicilia. L’area occupata dall’ex teatro è di circa 9.000 mq. ed è di proprietà di una delle tante casse professionali. Il teatro, inaugurato nel 1937, fu abbandonato all’inizio degli anni ‘90. In una città governata con buon senso si potrebbe utilizzare l’area per un garage multipiano, che da un lato sarebbe di notevole utilità per i disperati romani costretti ad utilizzare l’automobile, dall’altro darebbe un reddito ai proprietari dell’area. Troppo bello e facile per divenire realtà?
Carlo Troilo
Purtroppo non si sa nulla di quella gloriosa sala ricca di storia teatrale. Nel 2013 venne presentato un progetto di riuso come spazio polivalente poi accantonato, come mille altri piani a Roma. La desertificazione di Roma come Capitale del teatro è drammatica. Chiuso il settecentesco Valle dal maggio 2010 (un crimine culturale impensabile in qualsiasi Capitale europea, trattandosi di uno dei più antichi del Continente) e ora oggetto di un infinito, estenuante restauro. Chiuso l’Eliseo, per i notissimi problemi gestionali. Chiuso l’Angelo da anni, sostituito da un supermercato. Chiusa la Cometa. E potremmo continuare. L’incredibile soluzione dello sdoppiamento politico delle poltrone direttive all’Argentina (definito da Giuseppe Di Piazza nel suo commento del 29 gennaio «Aggiungi un posto a tavola») demoralizza ulteriormente. Tempi plumbei per chi ama il teatro, qui a Roma.
Caro Conti, mi associo alla lettera dalla signora Ammaturo Godano sulle targhe stradali della nostra amata e scomoda città. Nella parte storica sono illeggibili e soprattutto non ripetute a distanza regolare o agli incroci. In periferia la situazione è ancora peggio. Perché non si prevedono delle paline leggibili, come in molte città europee? Anche nell’era di Waze o Google Maps sono necessarie indicazioni stradali visibili, santo cielo!
Anche il lettore Fabio Leone mi ha inviato una foto della targa di via Luisa di Savoia illeggibile e inutilizzabile. Una grande Capitale indica con chiarezza vie e piazze. Se non si parte (anche) di qui è difficile immaginare tutto il resto. Siamo a Roma: la Storia qui si studia anche per strada.