Corruzione sui rifiuti, chiesti 4 anni
Imputati l’ex dirigente regionale Flaminia Tosini e l’imprenditore Valter Lozza
Quattro anni di carcere. Questa la pena sollecitata dal pm di Roma, Rosalia Affinito, per l’imprenditore Valter Lozza e per l’ex dirigente della direzione Ambiente della Regione Lazio, Flaminia Tosini. La richiesta è arrivata al termine di una requisitoria, durata circa un’ora e mezza, nel processo che vede Lozza e Tosini imputati, davanti ai giudici del tribunale della Capitale, per corruzione, concussione e turbativa.
Tosini era finita ai domiciliari nel marzo 2021. Secondo l’inchiesta, coordinata dagli aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia, l’individuazione del sito di Monte Carnevale quale discarica di servizio della città sarebbe stato frutto di un’intesa illecita fra Lozza e Tosini uniti da una lunga frequentazione personale.
«L’inchiesta svela con sgomento come la Tosini si dedichi anima e corpo a muovere pedine e tessere relazioni per favorire l’attività di Lozza in un totale asservimento degli interessi pubblici» scriveva all’epoca la gip Annalisa Marzano. Favorito, secondo la Procura dalla dirigente regionale, Lozza l’avrebbe ripagata con regali costosi — una borsa Prada da duemila euro, un bracciale Cartier da tremila, poi restituito nel timore di un sequestro, viaggi di lusso — in modo da consolidare un vero e proprio scambio illecito. Così la scelta di Monte Carnevale, sempre secondo la gip dell’epoca, era arrivata al culmine di «una azione persuasiva subdola e insidiosa approdata all’illecito preordinato». Dietro l’individuazione della discarica di Monte Carnevale una lunga serie di iniziative della Tosini volte a superare le perplessità di assessori e funzionari del tavolo tecnico e ad aggirare i molti ostacoli pur di favorire Lozza. A breve la sentenza.
I reati contestati
Le accuse sono anche di concussione e turbativa. Lei era finita agli arresti domiciliari