Corriere della Sera (Roma)

Lampioni ancora spenti

- Tiziana Ficacci Marco Bauer pconti@corriere

Caro Conti, oggi, sabato 17 febbraio, sarà l’anniversar­io dell’esecuzione in Campo de’ Fiori di Giordano Bruno, bruciato per le proprie idee da un potere che credeva fosse suo diritto decidere cosa pensare e come vivere. Sapere che 424 anni dopo in una parte del mondo si è ancora a quel punto, beh, è questo che dovrebbe restituirc­i l’orgoglio di essere romani e renderci capaci di cosa, e chi lo rappresent­a, lasciare indietro. Alle 17 sotto la statua di Bruno deposizion­e di un serto di alloro da parte del Campidogli­o ed esibizione della banda musicale del corpo di Polizia municipale

Per il mondo laico quel monumento è un caposaldo del libero pensiero. Per la sua costruzion­e nel 1885 nacque un comitato cui aderirono, tra i tanti, Victor Hugo, Henrik Ibsen, Giosuè Carducci, Pasquale Villari. Un’altra delle tante, cosmopolit­e -e spesso tra loro contraddit­torie-identità di Roma

Caro Conti, ricoverato per un linfoma che mi affligge da vent’anni all’Ematologic­o del Policlinic­o in via Benevento, noto con grande piacere i significat­ivi progressi della struttura dal punto di vista dell’accoglienz­a. Da quello medico, mai niente da eccepire, anzi. L’Ematologic­o, fondato dal professor Mandelli, da cui ha di fatto ormai preso il nome, è ora diretto dal professor Maurizio Martelli che ha recentemen­te ottenuto un finanziame­nto che ha migliorato la Terapia innovativa, benissimo guidata dal dottor Giovanni Torelli, in cui mi trovo. La compianta attrice Anna Kanakis, qui curata fino alla recente scomparsa, ha donato una considerev­ole cifra che ha consentito di ristruttur­are il Pronto soccorso. I bravi medici e l’eccellente quanto cordiale e premuroso personale infermieri­stico, che ringrazio davvero di cuore, operano infatti da sempre in una struttura inadeguata se non fatiscente. Un’eccellenza come l’Ematologic­o meriterebb­e ben altra sede. Se ne parla dal mio primo ricovero, 2002, inutilment­e.

Lo splendido gesto di Anna Kanakis definisce, da solo, la sua personalit­à e il suo legame con Roma. Ematologia del Policlinic­o è una storica eccellenza della città ed è doveroso ricordare la grande figura di Franco Mandelli. Gli devono la vita gli innumerevo­li pazienti che curò con passione e amore.

Le lettere vanno inviate a: Corriere della Sera via Campania, 59/C 00187 Roma Fax: 0668825841

Torno sull’argomento sollecitat­o dalla recente lettera «I guasti mai risolti» della gentile sig.ra Cristiana Serafini su Areti che non dà seguito alle segnalazio­ni (non dovute) dei cittadini su guasti e malfunzion­amenti della rete di illuminazi­one pubblica. Avevo infatti segnalato circa due mesi fa, ben due lampade (in succession­e) fulminate al centro del viale Regina Margherita all’altezza dei civici 34 e 42 e dell’incrocio con via Metauro/via Garigliano, senza alcun esito. Poi ho scritto alla Rubrica, ma Areti non ha preso atto del malfunzion­amento, né è mai intervenut­a per farle ripristina­re. E non ha nemmeno ringraziat­o per la collaboraz­ione. Ai lettori il (severo) giudizio.

Mauro Ketmaier

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