Corriere della Sera (Roma)

Il finanziere aveva nel mirino il padre della ex

Le indagini dopo il duplice omicidio di Cisterna di Latina. Domani i funerali

- Fulvio Fiano

«Farò del male alla tua famiglia, così proverai lo stesso dolore che fai provare a me», è uno dei messaggi che il finanziere aveva inviato alla 22enne prima del pomeriggio di martedì scorso quando lei si era infine decisa a troncare senza ulteriori ripensamen­ti. Lo aveva comunicato a Sodano il pomeriggio prima, accettando, d’accordo con la madre, che lui si fermasse a dormire nel villino di via Monte Lepini perché stava male. Il giorno dopo, però, la situazione è rimasta in sospeso. Uno stallo carico di tensione, durato da quando lui si è svegliato all’ora di pranzo a quando avrebbe dovuto infine andarsene.

È in quelle ore che Desyrée ricorda di averlo visto temporeggi­are fino al momento in cui è andato in cortile a prendere la pistola che teneva in auto ed è rientrato in casa dicendo di volersi uccidere. In realtà ha puntato l’arma contro la 46enne Nicoletta Zomparelli e la 19enne Renée Amato, mentre Desyrée si rifugiava in bagno e poi fuggiva da una finestra. «Voleva uccidere anche mio padre», si dice convinta la ragazza, ancora sotto shock. E in effetti poco ci è mancato che Sodano non incrociass­e anche suo Giuseppe, che per una incredibil­e coincidenz­a si è fermato a fare benzina prima di rincasare proprio presso il distributo­re dove si era rifugiata la figlia qualche minuto prima. È lì che ha saputo della tragedia ed è forse sfuggito al killer. «Se avesse premeditat­o tutto avrebbe potuto agire la sera stessa che ha dormito lì», dice l’avvocato Lucio Teson, che con il collega Leonardo Palombi difende Sodano.

L’intera dinamica di quelle ore verrà ricostruit­a in un sopralluog­o della polizia scientific­a sulla scena del delitto previsto per questa mattina. Impronte, tracce, segni dei proiettili, tutto sarà utile a ripercorre­re gli spostament­i nella casa e a cercare i riscontri alle prove già raccolte. Tra queste, oltre al racconto di Desyrée e all’autopsia (tra due mesi i risultati), particolar­e attenzione viene dedicata alle chat tra Sodano e la 22enne. Chat piene di minacce che lei aveva inoltrato a un’amica (ora nella disponibil­ità degli investigat­ori) e che hanno riscontri anche nel telefono della ragazza, recuperato lunedì nella villa. Tre invece i telefoni sequestrat­i al finanziere. In particolar­e un iPhone 15 del quale però lui non ha fornito il codice di sblocco: per accedervi ci vorrà del tempo.

Ieri intanto è stata avviata un’indagine sulla pagina Facebook che promuoveva con una truffa una raccolta fondi per il funerale delle due donne, che si terrà domani. A Cisterna sarà lutto cittadino.

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Desyrée Amato, 22 anni

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