Pestaggio al fast food, identificate due ragazze
Piazza di Spagna, il padre della 14enne: «Botte per una sedia, nessuno l’ha soccorsa»
«Mia figlia è stata picchiata da due bulle molto più grandi di lei in un fast food in pieno centro di Roma perché aveva preso qualche sedia in più per festeggiare il compleanno di un’amichetta con la loro comitiva di amici. Non è possibile che accadano fatti del genere. Ora sta sui social per riconoscere chi l’ha presa a pugni in testa senza che nessuno nel locale abbia mosso un dito per aiutarla». È arrabbiato e deluso il papà della ragazza minorenne aggredita alle 18 del 27 gennaio scorso nel ristorante McDonald’s in via Due Macelli, vicino piazza di Spagna. L’ultimo episodio di violenza nell’area del Tridente, come denunciato giorni fa dai commercianti della zona.
La polizia ha identificato tre amici delle due giovani che hanno picchiato la 14enne e nelle prossime ore sarà definita anche la posizione di queste ultime, che rischiano una denuncia per lesioni aggravate. Al vaglio di chi indaga c’è anche quella dell’addetto alla sicurezza del locale che non è intervenuto in difesa della minorenne, con la quale poco prima aveva discusso proprio per la questione delle sedie. «Mia figlia mi ha telefonato subito dopo essere stata picchiata: le due 20enni l’avevano letteralmente presa per la testa e sbattuta su un divanetto, dove l’hanno colpita più volte. Una di loro le ha anche sottratto il telefonino che poi le ha tirato addosso. Era sconvolta, non solo per i pugni, ma anche dall’atteggiamento di chi stava con lei, che non l’ha soccorsa in un locale a quell’ora strapieno di persone», dice ancora il padre della 14enne, che presta servizio in polizia. E che aggiunge: «Inoltre aveva paura perché la comitiva che l’aveva presa di mira, dopo essersi lamentata con il buttafuori perché non c’erano abbastanza sedie a causa di quella festa di compleanno, la stava aspettando all’uscita per picchiarla ancora».
«Adesso usciamo e ti ammazziamo», è stato infatti il tenore delle minacce ricevute dalla minorenne, anche se poi la polizia è accorsa in via Due Macelli e almeno le due giovani sospettate - di origine straniera come il buttafuori, ma italiane di seconda generazione - si sono allontanate. La 14enne è stata accompagnata in ospedale, è stata dichiarata guaribile in un mese. Nel frattempo è tornata a scuola. «Anche se è provata racconta ancora il papà -, le ho spiegato che purtroppo è quello che può accadere in città. E che bisogna stare attenti. Di sicuro non andrà più in quel fast food». Secondo la testimonianza della vittima, dopo aver ricevuto il rifiuto a consegnare le sedie l’addetto alla sicurezza si sarebbe recato al tavolo delle ragazze, cominciando a parlare con loro. Quindi le due ricercate si sono alzate per affrontare proprio la vittima, di quasi dieci anni più giovane di loro. Ed è scattata l’aggressione.