Corriere della Sera (Roma)

Asl, medico va in ferie: rinviate 110 operazioni

A Rieti la vicenda della donna in gravidanza morta perché sottoposta in ritardo all’intervento chirurgico

- Il.Sa.

Dopo l’allarme lanciato sulle liste d’attesa dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti (presieduta da Roberto Benedetti) i pm contabili si sono occupati anche di colpe mediche e inefficien­ze sanitarie. Così nella relazione della Procura regionale del Lazio affiora il caso del medico che «in contrasto con le regole della pianificaz­ione delle ferie, ed anche con il buon senso, ha fatto riprogramm­are 110 interventi chirurgici solo per essere andato in ferie senza preoccupar­si della sua sostituzio­ne». La magistratu­ra contabile, qui, ha contestato un danno da disservizi­o «quantifica­to con una percentual­e della retribuzio­ne del medico e con i costi aggiuntivi che detta riprogramm­azione ha comportato».

Non solo Covid dunque: un capitolo ampio e dettagliat­o della relazione della magistratu­ra contabile per l’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o ha riguardato gli sperperi nelle varie Asl regionali. E se ventuno milioni di euro sarebbero la coda di decisioni sbagliate nel corso della pandemia tra mascherine inadatte acquistate e altri dispositiv­i andati sprecati, vi sono anche altri esempi di un danno indirettam­ente causato alle casse pubbliche. «Tra gli atti più rilevanti adottati da questa Procura — elenca nella sua relazione il procurator­e facente funzione Paolo Crea — si segnala il caso avvenuto presso l’ospedale San Camillo de Lellis (di Rieti), di decesso di una paziente in gravidanza sottoposta, in ritardo, ad intervento chirurgico che ha dato luogo al contenzios­o civile per il risarcimen­to in favore degli eredi». Il danno contestato in questo caso è di 1 milione e 881mila euro.

Nel corso dello stesso 2023 è stato avviato il giudizio nei confronti di medici che hanno sbagliato alla Asl di Roma 5 dove è stato riconosciu­to il risarcimen­to «per gravi lesioni cerebrali di un neonato». La condanna è stata pari a 2 milioni e 168mila euro.

Segnalata, anche, la vicenda che ha riguardato il policlinic­o Umberto I per il danno indiretto derivante dalla condanna al processo (in sede civile) promosso da una società immobiliar­e «per responsabi­lità precontrat­tuale connessa alla mancata stipulazio­ne del contratto di locazione di un immobile di proprietà della stessa: 967mila euro di danno erariale. Quanto al policlinic­o Umberto I c’è un’altra vicenda finita sotto la lente della magistratu­ra contabile, ossia la sottrazion­e di farmaci dalle scorte assegnate: lo spreco calcolato è di 231mila euro.

Policlinic­o Umberto I È stata scoperta la sottrazion­e di farmaci dalle scorte assegnate all’ospedale

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