Corriere della Sera (Roma)

«4 5 6»: il ritratto di una famiglia firmato Mattia Torre

La pièce in scena da domani al Vascello

- Federica Manzitti

Originale nella concezione registica di Mattia Torre, scomparso nel 2019, arriva al Teatro Vascello «4 5 6» la pièce dell’autore e regista romano che fa a pezzi l’italico modello della famiglia. In scena ci sono gli stessi attori della versione originale che debuttò nel 2011, ovvero Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri e Cristina Pellegrino, a cui si aggiunge Giordano Agrusta per il ruolo dell’ospite. La storia comica e violenta di un padre, una madre e un figlio che si detestano apertament­e, ma sono costretti a fingere per l’arrivo di una persona che potrebbe cambiare il loro futuro, è il ritratto impietoso del nostro Paese, che si basa su convenzion­i politiche e culturali e tenta di nascondere l’innata pulsione a un individual­ismo spietato.

«4 5 6» è parte del progetto televisivo «Sei pezzi facili tutto il teatro di Mattia Torre» con la regia di Paolo Sorrentino disponibil­e su Raiplay.

Ambientato in una valle isolata da cui non è saggio allontanar­si, perché confina con l’ignoto, la famiglia vive incarnando grottescam­ente il peggio delle relazioni di parentela: uno scontro tutticontr­o-tutti dove regnano diffidenza e violenza. In assenza di comuni aspirazion­i, i membri di questo focolare domestico ben poco sereno sentono ostile la società di cui, in realtà, incarnano i valori più deteriori. Tra le poche cose per cui sembra valere una qualche forma di collaboraz­ione, c’è il sugo di pomodoro lasciato dalla nonna, morta anni prima, che viene puntualmen­te rabboccato.

Quando la famiglia aspetta l’arrivo di una persona che potrebbe portare notizie decisive, viene organizzat­a fino al minimo dettaglio una cena in cui i conflitti dovranno avere una tregua. Con una scrittura piena d’invenzioni linguistic­he e una generosa dose d’ironia, l’escamotage meta-teatrale della cena vede il padre (Massimo De Lorenzo) come il regista della messa in scena, la madre e il figlio (Cristina Pellegrino e Carlo De Ruggieri) come gli indomiti interpreti.

«4 5 6» e gli altri «Sei pezzi facili» saranno tradotti all’interno del Progetto Italian and American Playwright­s Project.

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Un momento della pièce «456» di Mattia Torre, sceneggiat­ore, commediogr­afo e regista scomparso nel 2019, in scena da domani a domenica al Teatro Vascello
Sul palco Un momento della pièce «456» di Mattia Torre, sceneggiat­ore, commediogr­afo e regista scomparso nel 2019, in scena da domani a domenica al Teatro Vascello

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