Corriere della Sera (Roma)

Rete 5G, treni integrati, rifiuti: la rivoluzion­e digitale è qui

- Di Antonio Preiti*

Quasi sempre le cose che davvero contano sono invisibili. Basta pensare alla rivoluzion­e digitale che, passo dopo passo, link dopo link, molecola dopo molecola ci ha immersi in un mondo nuovo, senza sapere quando è iniziato e meno che mai quando finirà. Allo stesso modo, la grande trasformaz­ione di Roma, che ha preso avvio in questi mesi, è destinata a restituirc­i una città che non osavamo neppure immaginare. Una Roma che dal punto di vista tecnologic­o sarà superiore, o certamente non inferiore, alle città che più ammiriamo. Siamo abituati a una Roma che primeggia nel patrimonio storico, ma alla primazia nella tecnologia proprio no.

Vediamo tutto da vicino. Cominciamo con la nuova rete 5G, senza la quale la stessa idea di «smart city», è una parola vuota. Roma avrà la più estesa, la più integrata, la più capillare rete digitale che una città possa vantare, persino in Europa. Non ci saranno più «buchi» di copertura del segnale, ci sarà continuità nelle gallerie, nelle stazioni metro e in ogni dove. Sarà pronta già quest’anno sul 64% del comune. Non è un primato fondamenta­le? Permetterà di integrare tutti i sensori che servono a monitorare l’ambiente, la sicurezza, la mobilità e trasformer­à, anzi creerà, il sistema nervoso della città. Magari qualcuno apprezzerà soprattutt­o che le telefonate non cadranno appena entrati in galleria. E poi nelle tecnologie vige la regola del last in, first out: chi arriva ultimo ha la possibilit­à di scegliere le più nuove. Così Roma. L’integrazio­ne e la disponibil­ità dei dati di ogni tipo, da diverse sorgenti e di varia natura, serviranno ad alimentare una sala operativa unica.

Quindi verranno creati: sistemi di alert che mobilitano più soggetti in caso di emergenza; sistemi di intelligen­za artificial­e che «pensano» modelli predittivi; informazio­ni a supporto delle decisioni. Su questa base sono costruite varie applicazio­ni: dall’assistente virtuale turistico alle app su mobilità, sicurezza e infrastrut­ture critiche.

La dimensione digitale unisce ciò che il mondo fisico (e la mente a compartime­nti stagni dei decisori) ha finora diviso. Ecco un esempio che ci porta davvero in un «unicum»: l’integrazio­ne digitale fra la rete della metro e quella delle ferrovie regionali, così da passare da 60 a 160 km di trasporto pubblico integrato su ferro. La convergenz­a digitale con la rete ferroviari­a permetterà anche di trasportar­e su treno i rifiuti verso il termovalor­izzatore e non sui camion (a ogni vagone corrispond­ono 2,5 camion) con meno inquinamen­to, meno incertezza sui tempi di trasporto e meno costi.

Ecco il termovalor­izzatore. Si è già detto della logica last in, first out: quello romano dovrebbe essere il più sofisticat­o impianto per la filtrazion­e delle componenti, per la rilavorazi­one delle ceneri e per la creazione di nuova energia. L’innovazion­e non finisce qui, perché ci saranno due bio-digestori per produrre metano e fertilizza­nti e due impianti, che Roma non ha mai avuto, per il trattament­o della cosiddetta «frazione secca» dei rifiuti, cioè plastica e carta. Si passa perciò da un non-sistema (eufemismo) di raccolta, trasporto e trattament­o dei rifiuti, alla loro ottimazion­e che farà il bene della città.

L’onda tecnologic­a comprende anche i grandi progetti digitali delle Ferrovie; l’illuminazi­one pubblica rinnovata con i pali che avranno ciascuno una scatoletta in cui ci saranno molteplici sensori, i cui dati arriverann­o in tempo reale alla sala operativa unica che, a sua volta, aiuterà i decisori a prendere rapidament­e le decisioni giuste. È questo, senza dirlo, il disegno di una vera «smart city», e con una visione. Dalla stessa onda nascerà il Tecnopolo, che formerà tecnici di alto livello nelle materie scientific­he; e nascerà il Museo della Scienza; il tutto completato dall’integrazio­ne tra i dati di Roma e quelli della protezione civile (vedi Giubileo). La rivoluzion­e digitale è servita. In silenzio, o quasi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy