Palestra Legalità, Rocca: «Ostia non può essere lasciata ai clan»
«Questa palestra è l’inizio del cambiamento dopo anni di abbandono». Sono le parole della signora Franca, 80 anni vissuti all’Idroscalo, a meglio descrivere lo spirito che ha animato la cerimonia con cui ieri la palestra della Legalità di Ostia è stata assegnata all’associazione Asilo Savoia per i prossimi 40 anni. L’immobile, un ex deposito di gomme sequestrato alla malavita lidense nel 2016, è adibito a struttura sportiva con finalità sociali dal 2019: da allora offre a bambini, anziani e adulti della zona una grande varietà di corsi e discipline. A giugno scorso lo stabile è divenuto parte del patrimonio del Campidoglio, e giovedì l’Assemblea capitolina ne ha affidato la gestione all’Asp Asilo Savoia per 20 anni, con possibilità di rinnovo per i successivi 20. Più di settemila gli iscritti registrati in cinque anni di attività: un terzo di loro, ha spiegato il presidente dell’associazione Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, accede all’offerta sportiva in maniera completamente gratuita. «Ostia è una meraviglia e non poteva essere lasciata alla criminalità organizzata: questo dovrà essere un modello per altri interventi dello stesso tipo nel resto d’Italia», ha commentato il presidente della Regione Francesco Rocca, annunciando nuovi investimenti per il litorale. «Adesso - ha spiegato - la sfida è quella di fare altri importanti passi a favore dei cittadini di Ostia, legati come me da un amore viscerale a questa bellissima città nella città». Per Tobia Zevi, assessore capitolino al Patrimonio, «Ostia è un territorio meraviglioso di cui però spesso si parla male». «Grazie all’Asilo Savoia - ha detto - per averci ricordato che questo è un luogo straordinario». All’evento hanno preso parte anche il presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma, il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie Alessandro Battilocchio e innumerevoli esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali. «Speriamo che ne facciano tanti altri di posti così», il commento della signora Franca, iscrittasi alla palestra della Legalità proprio durante la cerimonia. «Ci servono».