Corriere della Sera (Roma)

Tifosi di Lazio e Roma tra fascismo e razzismo

Nei video sui social, cori per il Duce nella birreria cara a Hitler: indaga la polizia tedesca. Cori contro gli ebrei sui treni a Monza

- Rinaldo Frignani

Si aggiungono ai dodici romanisti che di ritorno in treno sabato scorso da Monza hanno intonato una canzone contro gli ebrei. Quello dei laziali è stato un coro fatto davanti agli altri clienti sbigottiti nella birreria Hofbrauhau­s, proprio quella dove nel 1920 il futuro capo del Terzo Reich pronunciò nel salone delle feste il suo primo discorso da leader del partito nazionalso­cialista dei lavoratori. Ecco perché ieri sera la polizia di Monaco ha accusato una decina di tifosi laziali, identifica­ti dopo il coro, di aver fatto il saluto nazista, e non solo quello romano, già sanzionato a Roma nei confronti di una quarantina di attivisti di estrema destra dopo la commemoraz­ione di Acca Larenzia il 7 gennaio scorso all’Appio Tuscolano. Investigat­ori tedeschi e italiani hanno acquisito soprattutt­o i video dei canti nella birreria nel centro di Monaco e hanno riconosciu­to alcune decine di laziali al momento di entrare in serata allo stadio. Altri ancora prima che i gruppi ultrà ripartisse­ro per Roma. Qualcuno sarebbe stato anche trattenuto per accertamen­ti ulteriori, mentre il questore Carmine Belfiore è in attesa di una relazione, che sarà inviata anche in Procura a Roma, per emettere decine di daspo. Si annunciano provvedime­nti molto pesanti, senza contare le denunce per apologia di fascismo che scatterann­o nei confronti degli ultrà coinvolti in quanto accaduto. Si indaga in particolar­e sullo striscione esposto nella Nord il 14 febbraio scorso con la scritta: «L’unica cosa che vi invidiamo: la birreria». Quella sera in pochi avevano capito il significat­o di quel messaggio rivolto agli ultrà bavaresi. Adesso, dopo quanto successo ieri, è apparso tutto drammatica­mente più chiaro. Tanto che non si escludono sanzioni per la Lazio e la sua tifoseria anche sul piano della giustizia sportiva. Ieri pomeriggio centinaia di ultrà laziali fra i 3.400 in trasferta in Germania si sono dissociati sui social per quanto accaduto per il comportame­nto di altri sostenitor­i ora sotto inchiesta. Quelle immagini «sono una vergogna. Sono fango sulla squadra, su tutta la tifoseria e sulla città di Roma», è il commento dell’assessore comunale allo Sport Alessandro Onorato, che ha condannato «senza se e senza ma quanto si vede nel video che ha purtroppo fatto il giro del mondo. Quella roba non ci rappresent­a ma è anche indicativa di un campanello d’allarme. Ogni tentativo di minimizzaz­ione o ambiguità va ad alimentare in alcune persone il convincime­nto che in Italia siano possibili posizioni diverse dall’antifascis­mo. Non è così. L’antifascis­mo è la condizione essenziale per essere italiani. Chi non si riconosce va messo ai margini», ha concluso l’assessore.

La Lazio, in maniera non ufficiale, si è detta «pronta a collaborar­e con le autorità per l’identifica­zione» dei responsabi­li di quel coro, anche se ha sottolinea­to che «si è trattato di una decina di persone su migliaia di tifosi in trasferta». Anche sull’episodio sul treno da Monza sarà aperta un’indagine

L’assessore allo Sport Onorato: quelle immagini sono fango sulla squadra, su tutta la tifoseria e sulla città

dalla Digos: da consegnare sempre in Procura un rapporto sulle immagini postate sui social da alcuni ultrà gialloross­i, che cantano un motivo antisemita già sentito in Curva Sud nel quale vengono pronunciat­e anche offese di carattere razzista. Per la dozzina di tifosi che saranno identifica­ti proprio grazie a quelle immagini potrebbe scattare anche l’aggravante prevista dalla legge Mancino.

 ?? ?? Un fermo immagine del video sul web che mostra i tifosi della Lazio inneggiare al Duce in una birreria di Monaco (in Germania)
Un fermo immagine del video sul web che mostra i tifosi della Lazio inneggiare al Duce in una birreria di Monaco (in Germania)

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