«Troppi sbandati in giro, che ansia per le mie figlie»
«Col buio evitiamo di uscire, troppi sbandati in giro e poca polizia. E che ansia quando le mie figlie vanno fuori la sera: finché non rientrano io e mio marito non stiamo tranquilli». Simona M., 61enne, due figlie di 31 e 22 anni, vive all’Esquilino da sempre, ma solo negli ultimi tempi ha visto crescere buio e paura.
Perché anche lei ha installato luci esterne?
«Per sicurezza visto che l’illuminazione pubblica non funziona. Nel mio condominio abbiamo messo anche telecamere. Con due figlie giovani, che problemi ne hanno avuti, dovevamo fare qualcosa».
E con la luce la situazione è migliorata?
«È normale, preveniamo i rischi del buio: se c’è luce riusciamo a prendere le chiavi in borsa senza ansia. Per noi donne l’apertura del portone è una fase delicata: stai lì nell’ombra e cerchi in borsa, ti senti sempre un po’ scoperta. Infatti da tempo evitiamo di uscire da sole».
Cioè, cala il sole e scatta il coprifuoco?
«Ecco, ci organizziamo, anche perché forze dell’ordine se ne vedono poche: ci facciamo accompagnare io da mio marito e le mie figlie dai fidanzati. Certo, se le ragazze vanno a cena con le amiche, noi che restiamo a casa siamo in tensione finché non rientrano».
E che cosa temete?
«Ci spaventa che qua in zona ci siano molte persone che bevono o usano droghe, e il buio è complice di chi ha cattive intenzioni».
Si sente a rischio?
«È che sono parecchi i senzatetto, la Caritas non è lontana e Spin Time è qua vicino. Sotto i portici di piazza Vittorio e di Termini, poi, no luoghi riparati dove le persone che non hanno una casa trovano rifugio. Ma molti bevono, alcuni sono molesti. E noi del quartiere ci sentiamo tutti insicuri».