Traffico in tilt e code dal Centro alle periferie
Da Prati alla Garbatella il parcheggio selvaggio dei furgoni
A via Cola di Rienzo si striscia lentamente, le auto come squame di un serpentone che ha la coda a piazza Risorgimento e la testa a ponte Margherita. Tutti in fila, tutti fermi, tutti in macchina. Un uomo si affaccia dal finestrino di una Polo verde per vedere cosa lo stia costringendo a restare bloccato nell’auto più del previsto. «Ma che succede? Ah ecco che succede», e rientra nell’abitacolo. Niente di insolito, è solo un corriere della Gls che, per effettuare una delle tante consegne, ha accostato in doppia fila, quattro frecce accese e la frase d’ordinanza: «Capo, sto lavorando, un minuto e vado via».
Più avanti, sempre in doppia fila, c’è un furgone rosso con la scritta «Brt» sulla fiancata a stringere la carreggiata, tanto che le auto nei due sensi di marcia danno vita a un vero e proprio balletto alternandosi nel passaggio da e per ponte Margherita. Trecento metri indietro, in piazza Risorgimento, in prossimità del cantiere sul lato di via Ottaviano, i corrieri hanno naturalmente creato uno spazio dove fermare il furgone e avviare le operazioni di carico o scarico merce. Poco importa se si sosta sulle strisce pedonali, l’area è strategica perché non genera intralci e proteste, ma soprattutto fa risparmiare a tutti un sacco di tempo. Così i corrieri si danno il cambio, uno arriva mentre un altro, dopo il pacco lasciato a Prati, si butta nel traffico verso nuove consegne in altri quartieri.
Funziona così un po’ in tutta la Capitale da quando, in tempi di Covid, tantissimi si sono messi a comprare online. Solo che in alcune zone, come Prati o il centro storico dove le vie sono più strette, il fenomeno si percepisce di più. Lì i corrieri, abituati a combattere contro il tempo, puntano molto sulla resilienza dei romani e sulla clemenza dei vigili. Ma, talvolta, la lite è inevitabile, spesso pure rischiosa. In via Badoero, zona Garbatella, un van marrone «Ups» fa da tappo a due auto parcheggiate a lisca di pesce sulle strisce blu. L’autista, trafelato di ritorno dopo la consegna, trova i due automobilisti infuriati ad attenderlo e, per evitare lo scontro fisico, fa appena in tempo a risalire sul furgone per sgommare subito via. Gli insulti, pesanti, fioccano. Ma la rissa è solo sfiorata, per fortuna.
A rilento
Nel centro storico dove vie e piazze sono più strette, il fenomeno si percepisce di più
Rischio risse
Le discussioni tra automobilisti e corrieri rischiano di diventare a volte violente liti
Stessa scena su viale Libia, dove un Ducato maxi della Gls pare essersi arenato in mezzo a una rotonda. Il portellone posteriore è spalancato: «Riparto subito: scusi, ma di consegne devo farne altre venti», dice il corriere a uno scooterista che protesta, pronto a replicare al prossimo furgone.