Latte Sano compie 75 anni Il fatturato cresce del 20%
L’azienda a conduzione familiare è terza in Italia per produzione
Dietro le antiche arcate di mattoncini romani — che risalgono ai tempi in cui la tenuta in via della Muratella apparteneva ai principi Sforza e Torlonia - oggi ci sono i macchinari all’avanguardia della Fattoria Latte Sano, l’azienda lattiero casearia fondata nel 1949 da Enrico Lorenzoni che quest’anno festeggia i 75 anni di attività tra primati e nuovi obiettivi.
Una factory da record — primo produttore di latte fresco nel Lazio e terzo in Italia sui mercati della grande distribuzione e al dettaglio, con oltre 500 dipendenti - ma orgogliosamente «local» e a conduzione familiare. Oggi a dirigerla è Marco Lorenzoni, erede di Enrico, che ama definirla un’impresa «artigianalmente industriale». «Perché ha conservato una dimensione e uno stile familiare - spiega - pur aprendosi sempre più ai processi innovativi oggi necessari per un prodotto di qualità su larga scala».
Ed eccoli i numeri della «larga scala»: con 65 milioni di litri di latte lavorati a fine 2023 (di cui il 70% fresco), provenienti da una filiera corta e controllata, 130 conferitori rigorosamente locali, 2 stabilimenti di produzione (Roma e Rieti), 4 piattaforme logistiche, 8000 punti vendita serviti ogni giorno nella regione da oltre 200 mezzi isotermici refrigerati, Fattoria Latte Sano oltre al primato regionale distribuisce il suo prodotto anche in Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Sardegna, Sicilia e Puglia.
Il tutto grazie a una sempre maggiore capacità produttiva: 75 mila litri di latte fresco confezionati ogni ora, insieme ai 12 mila litri di Uht e Esl in bottiglia, per un totale di 87 mila litri l’ora. Un’attività che ha chiuso il 2022 con oltre 100 milioni di euro di fatturato consolidato, e una stima di incremento del +20% nel 2023. Un bel modo di festeggiare, certo, ma Marco Lorenzoni guarda avanti e ha un sogno nel cassetto: acquistare la Centrale del Latte, tornata nelle mani del Campidoglio dopo una privatizzazione fallita con la multinazionale francese Lactalis.
«Abbiamo partecipato alla gara del Comune allora, arrivando nel rush finale - ricorda il presidente - e lo faremo di nuovo se Roma Capitale deciderà di rimetterla in vendita. Intanto in questo anno speciale puntiamo a consolidare la leadership nel Lazio e a sviluppare la posizione fuori dai confini laziali, continuando a investire in macchinari e impianti ad alta tecnologia, ampliando la capacità di stoccaggio e implementando il nostro impianto fotovoltaico. Senza mai perdere quello spirito territoriale e quella cura “sentimentale” che caratterizza un’azienda che è soprattutto una grande famiglia».