Casilina, trovata una terza vittima dello schianto in auto
C’era un quarto uomo, vicino al luogo dello schianto, di cui nessuno si era accorto e che ora è diventato la terza vittima dell’incidente mortale di sabato sera sulla Casilina, all’altezza del Comune di Segni in direzione Anagni-Colleferro. Una terribile carambola che ha trasformato la Bmw nera, poi risultata rubata, in un ammasso di fuoco e lamiere. Due giovani sono morti sul colpo (Kola Marian, 23 anni, e Miha Blerim, 27 anni); un loro amico, 29 anni, sbalzato fuori dall’abitacolo, è stato trasferito in ospedale a Colleferro dove è in pericolo di vita e intubato. Nessuno invece, l’altra sera, si era accorto di un quarto passeggero, scaraventato fuori dopo l’impatto. La moglie però si è presentata ai carabinieri di Colleferro per denunciarne la scomparsa. E così sono riprese le ricerche: l’uomo (33 anni, di nazionalità albanese come gli altri tre) è stato ritrovato a 300 metri dal luogo dello schianto, ed è diventato la terza vittima dell’incidente. Le indagini sui quattro amici a bordo della vettura che correva a folle velocità - disoccupati, con attrezzi da scasso nel bagagliaio e precedenti per furti e rapine sembravano chiuse finché domenica la moglie si è rivolta ai militari: «Si conoscevano, era con loro, forse era anche lui sulla Bmw». Le ricerche sono così ripartite dal luogo dell’incidente, dove era ancora ben visibile l’impatto mortale contro l’albero. Sono tornati sul posto anche i vigili del fuoco, per battere i punti che il giorno prima non erano stati perlustrati, ed alla fine eccolo: il cadavere del 33enne. Il corpo era riverso su un prato a circa 300 metri dalla Bmw ribaltata. L’uomo potrebbe aver camminato, nel tentativo di allontanarsi dalle fiamme, ma per lui non c’è stato scampo.