Galleria Nazionale, bagno di folla per «Le Belle»: Cappelletti racconta la vita di donne leggendarie
Effetto calamita per il saggio di Francesca Cappelletti dedicato alla sequenza di donne leggendarie, consacrate nel ruolo di icona dagli artisti della Roma del Seicento. È stato un vero bagno di folla quello che ieri ha accolto la storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese nell’atrio della Galleria Nazionale in viale delle Belle Arti, dove è andata in scena la presentazione del volume «Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere» (Mondadori): le romane, evidentemente, si sono sentite chiamate in causa dal titolo, intrigante, e sono arrivate in forze affollando la Sala delle Colonne. Qualche nome: la sovrintendente Daniela Porro, Marion Franchetti, Mafalda von Hessen, Polissena Perrone, Gloria Ripa di Meana, Marilena Francese, donna Olimpia Torlonia, Margherita Guccione, Ester Crimi, Adriana Rocca con il marito Lodovico, Raffaella Chiariello, Iole De Blasio, Anastasia Paglia, Sabina Zanardi Landi, Federica Campello, Francesca Malagò, Ludina Barzini, Erminia Di Biase, Maddalena Letta, Lella Bertinotti, Valeria Licastro, Maddalena Santeroni. Le donne insomma sono in maggioranza nel parterre, interessato anche all’incontro tra i vertici di 4 importanti istituzioni culturali: l’autrice dialoga infatti con la direttrice della Galleria Nazionale Renata Cristina Mazzantini, con Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi, e con Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani che sottolinea: «“Le belle” sono lo spunto per raccontare società e ruolo della donna». Nella compagine al maschile, ecco Antonio Monda, Luca Josi, Giovanni Aldobrandini, Mario Simoni, lo scrittore Sapo Matteucci, e il curatore Paolo Falcone che ha inaugurato la mostra con le foto di Letizia Battaglia al Palazzo Fruscione di Salerno.