LA MEZZANOTTE DEL II MUNICIPIO EVVIVA IL CIRCO MASSIMO VUOTO
Caro Conti, sabato 23 marzo rubano a mia madre il portafoglio con la carta di identità. Lunedì 25 cerco di prenotarle online un appuntamento per ottenerne una nuova. Non è possibile prenotare appuntamenti online in quasi nessun anagrafe di Roma. Vado di persona al II Municipio via Dire Daua e mi dicono che l’appuntamento si può prendere soltanto online. Ribatto che non è possibile e mi mandano all’ufficio «Roma facile» (!!!) del primo piano dove mi accoglie una gentile fanciulla che mi spiega con un sorriso disarmante che gli appuntamenti si devono per forza prendere online ma soltanto a mezzanotte perché prima e dopo non è possibile. A me non piace insistere perché so che non porta a molto in questi casi, ma mi sturo le orecchie e ripropongo la domanda convinta di aver capito male. La ragazza ribadisce il concetto. E io mi sono rifiutata di mettermi la sveglia e penso: ma qui siamo alla frutta?
Marina Collaci
Sappiamo che l’assessore Catarci, responsabile delle Politiche del personale e del Decentramento, segue spesso questa Rubrica perché sa che è uno strumento per intercettare le difficoltà dei romani. Venerdì 29 marzo, in una lettera pubblicata nello spazio curato da Ester Palma, ha ricordato che lo smarrimento della Carta di identità rappresenta un caso di urgenza, quindi si può andare senza appuntamento in Municipio. Allora cosa è accaduto nella sede del II Municipio in via Dire Daua? E che senso può mai avere, in una Capitale, indicare nella mezzanotte l’unica ora possibile per ottenere un appuntamento online? Potremmo giocare ricordando che quella è l’ora di Cenerentola. Ma qui c’è qualcosa di molto più serio: il doveroso servizio che un Comune deve assicurare ai propri cittadini. Altro che balli e scarpette di cristallo.
Caro Conti, in questi giorni il Circo Massimo è miracolosamente privo di baracche per eventi. E’ uno splendore, con un nuovo ingresso a sampietrini. Godiamocelo prima delle devastazioni da concerti estivi e adunate varie.
Loredana Natali
Aumentano le lettere contrarie ai mille usi (e abusi) del Circo Massimo, sempre più avvilito ad arena concerti o per adunate civili, militari, sportive. Sarebbe un’area vincolata ma a Roma tutto si può, tutto si fa, tutto si usa per i Grandi Eventi.