Corriere della Sera (Roma)

Morì a 300 all’ora, in cella zia latitante: occupava casa Ater

- Valeria Costantini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Finti poveri ma giravano in Porsche con il Rolex al polso. Il clan Goman, famiglia sinti originaria della Croazia, agiva così nella Capitale, fantasmi con decine di alias e nascondigl­i, proprio come la casa Ater a Castelverd­e, dove ieri i vigili urbani hanno trovato l’ennesima esponente – latitante – della banda. Si tratta di Renata Nikolic, 44 anni, ricercata per truffa, furto aggravato e ricettazio­ne: era la zia di Nicholas Orsus Brischetto, schiantato­si a 300 all’ora sul Gra al volante di un’Audi a noleggio il 19 luglio 2022. Dopo la sua morte per il 22enne furono organizzat­i funerali stile Casamonica, la sua tomba al Flaminio venne trasformat­a in bazar abusivo. Il padre Kristijan Orsus e il fratello Mirko, detto Jovanovic, erano finiti lo scorso 21 marzo nel mirino di polizia e finanza che gli avevano sequestrat­o beni per quasi due milioni. Ville con piscina ma, appunto, falsi documenti per apparire poveri. Ieri anche la Nikolic è stata rintraccia­ta nello sgombero effettuato dagli agenti del Gruppo sicurezza sociale urbana e dell’unità sicurezza pubblica emergenzia­le. Nel blitz i vigili hanno liberato, insieme a carabinier­i e polizia, tre appartamen­ti Ater occupati abusivamen­te a Castelverd­e: dentro c’erano 9 persone, tra cui alcuni minori, di etnia sinti. Sei i denunciati. Il prefetto Lamberto Giannini ha espresso «apprezzame­nto» per lo sgombero, ricordando il sequestro portato a termine nei confronti dei Goman, come segno di «riaffermaz­ione dei valori di giustizia e legalità».

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Il murale dedicato a Nicholas Orsus Brischetto, morto a 22 anni

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