Svilar, il pararigori La Roma adesso è in buone mani
A vederlo tra i pali sembra un veterano, ma Mile Svilar - domani alle 18, arbitra Guida con cui i giallorossi hanno ottenuto una vittoria nelle ultime 12 gare - potrebbe essere l’unico debuttante nella formazione titolare del derby. A dire la verità l’esordio contro i biancocelesti sarebbe dovuto arrivare in quello di Coppa Italia, ma poi Mourinho decise di contravvenire alla regola «del portiere di coppa» (Svilar aveva già giocato contro la Cremonese nel primo turno) e gli preferì Rui Patricio. Gli ultimi quattro derby, in cui la Roma ha ottenuto 3 sconfitte ed un pareggio, il serbo li ha visti dalla panchina: domani dovrà essere uno dei punti di forza della Roma che deve rilanciarsi dopo il passo falso di Lecce.
Il suo rendimento è in crescita dal giorno in cui De Rossi, dopo aver detto nella sua prima conferenza stampa che il titolare era Rui Patricio e che per il ruolo del portiere le gerarchie devono essere chiare, ha deciso di affidargli la porta. Dalla gara di Rotterdam con il Feyenoord - il 15 febbraio - ha subito 7 gol in 10 gare ufficiali, una sola nelle ultime tre sfide, 3 nelle ultime 5 considerando anche l’Europa League dove ci ha messo le mani, è proprio il caso di dirlo, nei rigori contro gli olandesi, parandone due. Si è ripetuto poi a Firenze, tenendo in piedi la formazione di De Rossi, che nel finale è riuscita ad agguantare il pareggio. Anche a Lecce ha fatto il suo: se la Roma è tornata dal Via del Mare con almeno un punto il merito è anche di Mile, che ha vinto il duello a distanza con Wladimiro Falcone, romano e romanista, indicato da molti come futuro portiere giallorosso.
Questo prima che esplodesse Svilar, che si sta guadagnando sul campo la riconferma e probabilmente il rinnovo del contratto - attualmente guadagna
poco meno di un milione netto più bonus -, in scadenza nel 2027. Anche perché sono già molte le squadre che lo hanno notato, in Italia ma anche in Spagna e Inghilterra: la Roma vorrebbe blindarlo, a meno che non arrivi un’offerta clamorosa.