Val Melaina, scontro mortale Travolge motociclista e fugge
Il pirata è stato individuato e denunciato. Nettuno, feriti due 20enni
Al momento è solo denunciato per omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore sulla base dei risultati dell’alcoltest e del drugtest. Un 49enne di Tor Vergata è stato rintracciato dagli agenti del III Gruppo Nomentano della polizia municipale in relazione all’investimento mortale di uno scooterista 51enne, Enzo Sirignano, nel pomeriggio di sabato scorso in via Monte Cervialto, all’incrocio con via di Val Melaina. L’uomo, subito soccorso, è stato trasferito in ambulanza al Policlinico Umberto I dove è purtroppo deceduto poco dopo il ricovero. Un altro grave incidente si è verificato invece domenica sera a Nettuno: feriti due ragazzi di 20 anni. Lui è in gravissime condizioni al San Camillo, mentre lei si trova in prognosi riservata all’ospedale di Anzio. A Roma invece le indagini dei vigili urbani hanno consentito di risalire al veicolo che ha investito lo scooterista, un’Opel Mokka, e al suo conducente, rintracciato ieri mattina e condotto negli uffici della Municipale.
Dopo aver travolto il 51enne, l’uomo è fuggito nascondendosi per quasi 48 ore. Ma l’arresto nei suoi confronti non è scattato. Sale a 44 il bilancio delle vittime della strada a Roma e provincia nel 2024. Secondo
la ricostruzione degli investigatori Sirignano, che lavorava in un supermercato a Colle Salario, è stato investito mentre procedeva verso via Monte Cervialto in sella al suo scooter Honda Sh 125. L’impatto con la Mokka, che proveniva in senso opposto e avrebbe svoltato a sinistra, è stato molto violento. Il conducente non si è nemmeno fermato per rendersi conto di quello che era accaduto: ha semplicemente proseguito la marcia. A chi lo ha rintracciato ieri nella sua abitazione avrebbe detto di non essersi accorto di aver colpito lo scooterista, lasciato agonizzante sull’asfalto. Decisiva per l’identificazione dell’automobilista è stata la scoperta da parte dei vigili urbani della targa dell’auto, con testimonianze e analisi delle telecamere puntate su quel tratto di strada. La denuncia dell’ennesimo pirata della strada arriva nel giorno del secondo anniversario della morte di Leonardo Lamma, il motociclista di 19 anni caduto a corso Francia a causa di un avvallamento dell’asfalto, anche se la Procura ha chiesto l’archiviazione respinta a metà marzo dalla Cassazione che ha chiesto il giudizio di un altro gip. Il padre del ragazzo, Stefano Lamma, ha organizzato ieri pomeriggio una cerimonia con parenti e amici, ma anche cittadini, nel luogo dell’incidente, con striscioni e lancio di palloncini. Poi è stata celebrata una messa in ricordo di Leo. «Grazie a tutti coloro che sono sempre al nostro fianco alla ricerca della giustizia - ha scritto ieri su Facebook postando le foto dell’evento -.Non della Verità, perché quella è stata davanti agli occhi di tutti fin da subito. Dopo due anni solo una persona non la vuole vedere e non ci da giustizia». E al San Camillo - come detto - lotta per la vita il 27enne coinvolto nello spaventoso incidente a Nettuno, dove l’auto sulla quale si trovava si è ribaltata più volte dopo aver fatto un testa coda ed essersi schiantata contro un muro.
L’indagato
«Non mi sono accorto di nulla». L’investitore trovato a casa, scoperto con la targa
Corso Francia Striscioni e palloncini per ricordare
Leo Lamma nel secondo anniversario