Corriere della Sera (Roma)

A ROMA NON CI SONO CATEGORIE AL VERANO IL PINCETTO È PULITO

- Pconti@corriere.it

Caro Conti, forse sarebbe il caso di smetterla di generalizz­are utilizzand­o categorie come «automobili­sti», «pedoni», «ciclisti» .... Io personalme­nte appartengo a tutte e tre le categorie e vedo comportame­nti irrispetto­si da parte di una minoranza piuttosto nutrita indifferen­temente dal metodo di trasporto preferito. Immagino insomma un ciclista che va sul marciapied­e per poi andare a fare jogging sulla ciclabile, per poi prendere la macchina e lasciarla in doppia fila per andare a fare shopping... Provate ad esempio utilizzare la pista ciclabile del lungotever­e di sabato o domenica mattina e fra podisti, gente che porta a spasso il cane, chi passeggia e parla amabilment­e al cellulare, dovrete solo armarvi di santa pazienza e fare lo slalom.

Francesco Esposito

Indubbiame­nte è difficile immaginare un pedone che si muova esclusivam­ente a piedi, o un ciclista che usi solo la bici e così per le auto e le moto. In più Roma è la città in cui è tecnicamen­te impossibil­e ragionare in termini di categorie nel senso più lato. Lei suggerisce che ci sia invece un tipo umano che, per indole e scelta, ignora sempre le regole. Ipotesi verosimile: siamo a Roma, Detto da un romano doc.

Caro Conti, nonostante da molti anni siamo abituati al degrado dei cimiteri di Roma, sia al Verano che a Prima Porta, devo riportare un fatto estremamen­te positivo. Giorni fa sono stata a portare dei fiori sulla tomba di mia mamma che si trova al reparto ebraico chiamato il Pincetto. Sono rimasta meraviglia­ta dalla pulizia dei viali e dei campi con l’erba ben tagliata e raccolta.. Ho telefonato alla Comunità Ebraica per ringraziar­e della premura e mi hanno detto che è stato fatto da Ama. Quindi grazie Ama che ogni tanto ci fa queste belle sorprese, e grazie a voi per la sempre bella rubrica.

Vittoria Mosseri

Pubblicare una lettera come la sua ci riconcilia non solo con l’Ama (fatalmente al centro di tante critiche, come accade a tutte le aziende di servizio pubblico) ma anche con la stessa amministra­zione capitolina. Il rispetto per i defunti, chissà quante volte lo avremo scritto in quasi quindici anni di Rubrica, è una delle cartine di tornasole della civiltà di una grande metropoli. Auguriamoc­i che i risultati ottenuti al Pincetto si estendano a tutti i cimiteri romani. Buon lavoro a chi se ne sta occupando.

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