Lotito stoppa Luis Alberto ma quanti giocatori ha perso a parametro zero
Una presa di posizione forte, decisa e comprensibile. Dopo le dichiarazioni di Luis Alberto, che venerdì sera, al termine della partita vinta dalla Lazio contro la Salernitana all’Olimpico, ha svelato di aver chiesto la rescissione del contratto alla società, Lotito ha risposto facendo muro. «Siamo una società quotata in Borsa - ha sottolineato -. Queste cose determinano danni d’immagine ed economici. Lasciarlo andare a parametro zero significa depauperare il patrimonio e io mica sono matto: gli azionisti mi ammazzerebbero e avrebbero ragione».
La spiegazione del presidente è ineccepibile, ma è curioso che sottolinei il fatto che la Lazio sia quotata in Borsa per rispondere a Luis Alberto o, come più volte fatto in passato, quando emergono voci relative a presunti interessamenti per rilevare la società da parte di terzi.
Mai invece lo fa per giustificare decisioni come quelle di non cedere Felipe Anderson e Milinkovic-Savic di fronte a offerte più ricche di quelle poi ricevute quando li ha effettivamente venduti (il brasiliano al West Ham nel 2018, il serbo all’Al-Hilal un anno fa). Per Milinkovic, ora in Arabia Lotito affermò di aver rifiutato 110 milioni. Non solo: perché sono diversi, nel corso del tempo, i calciatori che si sono svincolati dalla Lazio a parametro zero (attualmente è in scadenza Felipe Anderson): dal 2018 i biancocelesti hanno
perso senza indennizzo giocatori quali De Vrij, Strakosha e Luiz Felipe. Per quest’ultimo, che nel 2022 ha lasciato Formello per andare al Betis Siviglia, l’Al-Ittihad ha pagato ben 22 milioni la scorsa estate.
Eppure la Lazio ha preferito perderli a zero perché non soddisfatta delle proposte ricevute. Fanno riflettere anche i tanti anni, durante l’attuale gestione, nei quali la squadra ha giocato senza sponsor (perfino in questa stagione, con la Champions da disputare) o i 42 milioni di euro spesi fra il 2012 e il 2021 in favore della Salernitana (club che Lotito controllava), che alla Lazio hanno fruttato poco. La difesa degli interessi degli azionisti nel dissidio con Luis Alberto è quindi sacrosanta. Ma agli azionisti andrebbe rivolto un pensiero, o una spiegazione, anche nel caso di valutazioni economiche apparentemente sbagliate.
Il patron Dal 2018 andati via gratis De Vriij, Luiz Felipe e Strakosha E a giugno toccherà a Felipe Anderson