Il mondo dell’arte si riunisce a Palazzo Barberini: poi la cena esclusiva a Villa Medici per gli invitati
Mentre a Milano si celebra la fiera Miart, a Roma il mondo dell’arte non rimane a guardare, anzi. Nella Capitale si susseguono vernissage senza soluzione di continuità, dal Maxxi a Gagosian, dalle Terme di Caracalla a Palazzo Barberini dove l’altra sera, nel Salone dei ricevimenti affrescato da Pietro da Cortona, si sono radunati per l’aperitivo gli ospiti dell’opening di «Effetto Notte: Nuovo realismo americano», 150 opere dalla collezione della Aïshti Foundation di Beirut, creata venticinque anni fa dall’imprenditore italo-libanese Tony Salamé e dalla moglie Elham. Sulla scala elicoidale, capolavoro del Borromini, è un saliscendi di abiti cosmopoliti, c’è un parterre pronto a spostarsi nella vicina Villa Medici per il dinner esclusivo in onore della mostra curata da Massimiliano Gioni e Flaminia Gennari Santori. I mille invitati arrivati da tutto il mondo sono stati accolti dal direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica Thomas Clement Salomon, arriva anche l’artista star Maurizio Cattelan (c’è una sua opera in mostra). E poi il ministro del Turismo del Libano Walid Nassar, il chairman di Fendi Serge Brunschwig con la moglie Valerie, Cecilia Alemani (Biennale d’Arte), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Francesca Cappelletti (Galleria Borghese), Paola Bonani (Palaexpo) Tomaso Radaelli (MondoMostre), il super curatore Jeffrey Deitch e il critico d’arte Hans Ulrich Obrist, il direttore di Frieze Masters Nathan Clements Gillespie, Anna d’Amelio (Fondazione Memmo), Marco Tirelli (Accademia di San Luca), Pepi Marchetti Franchi, Marion Franchetti, l’ambasciatrice di Svizzera in Italia Monika Schmutz Kirgoz, Francesco Stocchi (Maxxi), gli artisti Gianni Politi e Marcello Maloberti, e molti molti altri, tutti molto influenti.