Incanti, la magia a teatro
Dal 2 maggio Sei date all’Olimpico per sei dei più giovani premiati illusionisti italiani under 30, impegnati in uno show ricco di colpi di scena
«Vogliamo dimostrare che con la magia si può fare qualcosa di diverso». Andrea Rizzolini, campione italiano di mentalismo, classe 2000, presenta così Incanti, spettacolo che unisce teatro e illusionismo. Sei date, dal 2 al 5 maggio al Teatro Olimpico, per provare a «distaccarsi dallo stereotipo del mago con cilindro in testa che taglia a metà le sue assistenti».
Partendo dai testi di grandi scrittori della letteratura nazionale e non solo— da Shakespeare a Cartesio, fino a Goethe e Pirandello — sei dei più giovani premiati illusionisti italiani under 30 porteranno sul palco uno show ricco di colpi di scena, capace di far riflettere sulla natura umana. «Come tutti gli artisti anche noi abbiamo qualcosa da raccontare, perché la magia è una forma d’arte e penso vada valorizzata in questo senso», spiega il mentalista di origine milanese. «Con i prossimi spettacoli cercheremo di toccare emozioni diverse e di parlare dell’illusione applicata alle nostre vite, non a caso i testi letterari che abbiamo scelto sono legati all’alternanza tra sogno e realtà».
Un tema che i maghi declineranno in forme e modi diversi, a seconda dei talenti e della personalità di ciascuno. Saranno i background accademici, culturali e artistici, a guidare i sei protagonisti sul palco, ognuno nel loro atto. Se per l’illusionista Filiberto
Selvi sarà la musica il centro della sua esibizione, per il collega Francesco Della Bona si tratterà della «magia» del cinema mentre Piero Venesia e Niccolò Fontana verranno guidati dalla loro esperienza come performer. «Anche le esperienze che vivi possono influenzare il tuo modo di fare illusionismo», aggiunge Dario Adiletta, vincitore del premio Most Original Act ai Campionati Europei di Magia del 2021. «Nello spettacolo interpreto uno sciamano. La scena nasce da una disavventura che ho avuto da piccolo quando un giorno finii in acqua e rischiai di annegare, solo attraverso la magia sono riuscito a trasformare la mia paura e a dominarla».
Quella di Dario è solo una delle storie che da giovedì saranno raccontate nei novanta minuti di spettacolo. Un’esibizione che apre le porte a «un pubblico ampio e di ogni età, in cui appassionati di teatro e illusionismo si incontrano» conclude Rizzolini, spiegando come l’Olimpico sia stato un grande riconoscimento per il gruppo tanto da permettergli di avere accesso anche ad altri teatri di grandi dimensioni per la prossima stagione. «C’è tanta ansia, l’Olimpico è un nome importante ma è adatto per il nostro show: anche in ultima fila sembra di stare sul palco».