Corriere della Sera - Sette

La spia sovietica che imbarazzò Jumblatt

Storia inedita, raccontata dall’ex leader druso, di un agente dell’Urss morto recentemen­te che ha molto da insegnare sulla Guerra fredda

-

Un celebre agente segreto, lo svedese Stig Bergling, spia dell’Urss, che passò a Mosca documenti riservatis­simi e che fu condannato all’ergastolo nel suo Paese, è morto poche settimane fa, a 77 anni, annientato dal Parkinson. La sua è una storia esemplare degli anni della Guerra fredda, ma il retroscena più piccante è che i sovietici, nel 1990, quando ormai l’Urss si stava disgregand­o, chiesero di nascondere la spia ad un signore della guerra libanese, il leader druso Walid Jumblatt. La storia era nota a poche persone. A rivelarla a tutti, adesso, è proprio Jumblatt, al quale non fa difetto la schiettezz­a. Nella mail che ha inviato agli amici, compreso chi scrive, e che è stata pubblicata sui giornali libanesi, il prìncipe druso, leader del partito socialista progressis­ta e tuttora deputato all’Assemblea nazionale, racconta la trappola nella quale scivolò quando il generale Vladimir Ismailov andò a trovarlo, al castello di Moukhtara. Era appunto il ’ 90, anche la guerra civile libanese si stava spegnendo, e il generale, direttore dell’intelligen­ce militare sovietica a Beirut, dopo molti convenevol­i, brindisi a base di vodka e abbondanti libagioni, accompagna­te dall’elogio alla comune volontà di difendere il socialismo e di lottare contro l’imperialis­mo ( capisaldi della propaganda dell’Urss) chiese il favore. Di nascondere una persona. Appunto la spia Stig Bergling, arrestato a Tel Aviv in flagrante nel 1979, e condannato in Svezia all’ergastolo. Solo che Bergling era riuscito a fuggire dalla prigione e, assieme alla moglie, via Helsinki, si era rifugiato prima a Mosca, poi in Ungheria. Infine, a Beirut.

MEZZO MILIARDO DI DOLLARI. « Come potevo rifiutare? » , si chiede Jumblatt, che per decenni era stato aiutato anche da Mosca? « Generose borse di studio, scuola di combattime­nto per miei miliziani, e armamento gratuito per mezzo miliardo di dollari? Accettai e trovai una sistemazio­ne per la strana coppia, che fu nostra ospite fino al 1994, quando il signor Bergling e la moglie decisero di tornare in Svezia, perchè lui era malato » . Fu arrestato all’arrivo, e « ne fui molto imbarazzat­o » , racconta Jumblatt, « perchè proprio in quei giorni mi trovavo a Mosca, nella Russia di Eltsin, e mi vergognavo per quanto avevo fatto — per leggerezza — ai miei amici svedesi e ai miei compagni dell’Internazio­nale socialista. A Stoccolma, più di una volta, mi avevano organizzat­o incontri con quello straordina­rio personaggi­o che era Olof Palme. Che vergogna aver tradito la loro fiducia! » . Di sicuro non è vergognoso ammettere e riconoscer­e i propri errori, caro Jumblatt.

 ??  ?? Mariuscì a fuggire L’agente segreto Stig Bergling venne arrestato a Tel Aviv in flagrante nel 1979 e condannato in Svezia all’ergastolo.
Mariuscì a fuggire L’agente segreto Stig Bergling venne arrestato a Tel Aviv in flagrante nel 1979 e condannato in Svezia all’ergastolo.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy