Corriere della Sera - Sette

«Le Province? Se Renzi non ci dà una mano, finiremo presto in default»

Ex senatore, fedelissim­o del premier, un passato in Cl, oggi presidente a Pavia: «Abbiamo subìto tagli per 1,3 miliardi ma gestiamo sempre scuole, strade, diritti dei disabili. L’ultima Finanziari­a distributi­va fu con Prodi: altri tempi...»

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Dalla provincia dell’impero renziano si alza forte un grido di dolore: sbrigatevi, o qui salta tutto! Daniele Bosone, 52 anni, neurologo, ex senatore e attuale presidente della Provincia di Pavia, è un seguace del premier dal 2012: quando i fan del Pd dovettero scegliere tra il boss della Ditta e il sindaco di Firenze, lui, seppur sfavorito, scelse il secondo. Ora, come molti amministra­tori democratic­i, si trova nella scomoda condizione di chi non vuole rovinare la festa comunicati­va al presidente delle slide, ma non può fare a meno di denunciare: « Crollano i tetti delle scuole, le strade si riempiono di buche e noi province non abbiamo più risorse spendibili » . Aggiunge: « Se il governo non fa qualcosa, quasi tutte le amministra­zioni provincial­i andranno in default. E verranno bloccati anche tutti i servizi e le attività in teoria già finanziati » .

Che cosa dovrebbe fare il governo?

« Alleggerir­e il patto di Stabilità, alleggerir­e i mutui che le province devono pagare a Cassa Depositi e Prestiti, accelerare i prepension­amenti e acquisire un po’ dei nostri beni immobili » .

Beni immobili. La Provincia di Teramo ha pubblicato un bando per barattare la caserma dei Vigili del fuoco con dieci anni di manutenzio­ne degli edifici scolastici.

« Io preferirei che ad acquistare i nostri beni fosse lo Stato » .

Sull’edilizia scolastica il governo ha attivato una Struttura di missione che si muove rapidament­e proprio sui punti da lei indicati: mutui, allentamen­to del patto di Stabilità…

« Qualcosa si sta facendo. Ma noi abbiamo davvero un’urgenza. Il deterioram­ento di certi edifici è drammatico. Basta leggere le cronache: volano via i soffitti, si staccano i solai… Io sono contento se facendo qualche sacrificio riesco a contribuir­e a mettere in ordine i conti dello Stato, ma a questo punto abbiamo bisogno, subito, di un tavolo pratico con il governo. Entro marzo dobbiamo capire se riusciamo a stare in piedi » .

È vero che lei per garantire il riscaldame­nto e il trasporto pubblico agli studenti ha diminuito a cinque i giorni di scuola settimanal­e?

« Sì. Ne ho pagato le conseguenz­e politiche: Sel è uscita dalla Giunta. La Lega ha protestato anche in Parlamento contro il provvedime­nto. Tutti sembrano non capire una questione fondamenta­le » .

Quale?

« Ho ridotto un’iradiddio di spese, maho debiti con le imprese e negli edifici pubblici i solai crollano »

« Le Province hanno subìto tagli per un miliardo e trecento milioni, ma devono garantire gli stessi servizi di prima: manutenzio­ne delle strade, riscaldame­nto e mantenimen­to delle scuole, diritto allo studio per i disabili... » .

Gli italiani avevano capito che le Province andavano abolite.

« Da lombardo che vive in un territorio enorme, sono sempre stato contrario all’abolizione. Ma ho apprezzato la riorganizz­azione delle Province proposta dalla legge Delrio. Mi piacerebbe che fosse un successo. Il problema è che, a parte il fatto che le Province non vengono più elette dai cittadini ma dai sindaci, al momento è tutto fermo » .

Perché?

« Perché non ci sono ancora i piani regionali di riorganizz­azione delle competenze e delle funzioni. Al momento noi abbiamo meno risorse, gli stessi servizi da erogare e i bilanci non approvabil­i. In pratica siamo cornuti e mazziati » .

Lei considera la sua una Provincia virtuosa?

« Ho ridotto un’iradiddio di spese. Ho lottato e lotto contro tutti gli sprechi. Ma sono in ritardo coi pagamenti alle imprese. Allo stesso tempo ho in cassa 200.000 euro con cui potrei aggiustare un ponte fondamenta­le per il turismo locale, ma non posso farlo perché non riesco a chiudere il bilancio, perché ho più spese che entrate. Il Patto di Stabilità mi paralizza » .

Non potrebbe forzare la mano? O spendere quei soldi in segno di protesta?

« Poi ci parla lei con la Corte dei Conti? Io sono da sempre contro il Fiscal Compact e contro gli eccessi del rigore europeo imposto dall’alto, senza la conoscenza del territorio. Renzi in Europa ha fatto molto, però ci vorrebbe un vero federalism­o fiscale, che in Italia per ora è lettera morta, e una concreta responsabi­lizzazione degli Enti locali. È la via principale per garantire servizi di qualità al cittadino. Che poi è il nostro mestiere. La politica dovrebbe fare questo, no? » .

Lei è neurologo e amministra­tore. È nata prima la passione per la medicina o quella per la politica?

« Faccio politica da quando ero ragazzino » .

Era adolescent­e negli anni Settanta. Gruppettar­o o di partito?

« Ho frequentat­o prima Azione Cattolica e poi Comunione e Liberazion­e » .

È ancora ciellino?

« No, no. Ho interrotto il percorso molti anni

fa » .

Manifestaz­ioni, cortei, scontri di piazza…

« Mi è capitato una sola volta di partecipar­e a una specie di rissa » .

Racconti.

« Un gruppo di femministe­mi aggredì fuori da una chiesa. Presi uno sganassone. Ero molto giovane » .

Il suo primo incarico politico?

« Con la sinistra Dc. Fui eletto consiglier­e di quartiere all’inizio degli anni Ottanta. Sempre con la Dc poi sono entrato nell’amministra­zione comunale » .

È stato senatore tra il 2006 e il 2011.

« Con il governo Prodi facemmo la prima e ultima Finanziari­a che abbia distribuit­o qualcosa al Paese in modo uniforme » .

Renzi sostiene che anche il suo governo lo stia facendo: i celebri ottanta euro.

« Prodi tagliò il cuneo fiscale. Punto. Renzi da una parte ha distribuit­o gli ottanta euro e dall’altra ha ridotto i fondi agli Enti locali. Nel 2007, però, la congiuntur­a economica era diversa: ora c’è una maggiore necessità di tenuta dei conti » .

Durante il secondo governo Prodi si discusse molto di diritti degli omosessual­i. Lei è favorevole o contrario ai matrimoni gay?

« Contrario. Ma sono favorevole a una legge che tuteli le coppie di fatto, i Dico... » .

Favorevole o contrario alle adozioni da parte di coppie gay?

« Lo dico da neurologo: su questo argomento porrei qualche problema » .

È neurologic­amente contrario?

« Nell’equilibrio della crescita di un bambino il riconoscim­ento e l’identifica­zione di un padre e di una madre sono importanti. Poi magari il futuro ci consegnerà nuovi percorsi psicologic­i, ma per ora... » .

Le moschee in città…

« Sono favorevole, ma devono servire al culto locale. A Pavia c’è una comunità islamica composta da 500 persone ed è stato presentato

Provincia » .

Perché?

il progetto per una moschea da 2000 posti. Un po’ eccessivo, no? » .

A cena col nemico?

« Con Matteo Salvini. Vorrei capire che cosa pensa davvero del futuro dell’Italia. Negli ultimi tempi mi pare che faccia proposte un po’ troppo demagogich­e e contraddit­torie. Ma sono incuriosit­o dal suo movimentis­mo » .

Alla manifestaz­ione leghista di piazza del Popolo, a Roma, hanno parlato anche i neri di CasaPound.

« Già, stiamo passando dalla società liquida descritta dal sociologo Zygmunt Bauman a quella gassosa in cui i partiti fanno evaporare la loro identità pur di raccoglier­e consensi » .

Qual è la scelta che le ha cambiato la vita?

« Sposare mia moglie Marcella, nel 1996. E poi le mie figlie… Costanza e Francesca. Hanno sedici e quindici anni » .

Frequentan­o scuole pubbliche o private?

« Frequentan­o lo stesso liceo classico, pubblico, di Pavia che ho frequentat­o io » .

L’errore più grande che ha fatto?

« Accettare la candidatur­a alla presidenza della « Sei mesi dopo è stato deciso che le province andavano abolite. Renzi chiuse la mia campagna elettorale in mezzo a una bufera d’acqua. C’era tantissima gente. Indimentic­abile » .

# bosonestai­sereno.

« Ahahah. Esatto » .

Lei conosce l’articolo 33 della Costituzio­ne?

« Il 32 riguarda la Sanità, il 34 lo studio… » .

Anche il 33 riguarda lo studio. Dice che i privati hanno diritto di istituire scuole e istituti… senza oneri per lo Stato. Le detrazioni concesse alle scuole paritarie non sono un onere per lo Stato?

« Se una scuola privata garantisce un buon servizio dove il Pubblico non arriva, è giusto dargli una mano » .

Quali sono i confini della Libia?

« Un attimo! Algeria, Tunisia e a sud… il Sudan? » .

Sì. Che cosa guarda in tv?

« Sopratutto robe fantasy » .

Il film preferito?

« Bladerunne­r. Cinematogr­aficamente sono nato con quell’immaginari­o » .

La canzone?

« Atmosphere dei Joy Division » .

Il libro?

« Cent’anni di solitudine. L’ho letto tre volte. Mi piace molto navigare con la fantasia e viaggiare » .

Il viaggio della vita?

« In Guatemala, dove sono stato con due amici, e in India dove ho portato anche le mie figlie » .

Lei è su Twitter?

« Sì. E anche su Facebook » .

Controlla i profili Facebook delle sue figlie?

« Al momento ho proibito l’utilizzo di Facebook. Verrà loro concesso solo quando saranno maggiorenn­i » .

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 ??  ?? Medico, cattolico e impegnato in politica Daniele Bosone, 52 anni, neurologo ed ex senatore del Pd, è presidente della Provincia di Pavia. La iniziato la sua carriera politica nella sinistra Dc come consiglier­e di circoscriz­ione nei primi anni Ottanta.
Medico, cattolico e impegnato in politica Daniele Bosone, 52 anni, neurologo ed ex senatore del Pd, è presidente della Provincia di Pavia. La iniziato la sua carriera politica nella sinistra Dc come consiglier­e di circoscriz­ione nei primi anni Ottanta.

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