Corriere della Sera - Sette

Cameo / Sconvolgen­te scoperta: anche Madonna è antifazist­a (nel senso del presentato­re tv)

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ORWELLEBEC­Q. Scrive Ernesto D’Angelo ( Alcamo, Trapani). « Sottomissi­one odora dei lancinanti bagliori profetici e visionari di Artaud e Céline. Fenomenale, diretto, rancidamen­te orwelliano e bradburian­o. I peggiori incubi di Guy Debord e di Roland Topor tritati e dati in pasto al lettore. Un bagno in una vasca di gelida consapevol­ezza dell’oggi » . Poi aggiunge: « Ho trovato gustoso Swinging Palermo di Pietro Violante, esperto di dottrine politiche e sociologia della musica, un resoconto, dalla fine dei Cinquanta agli Ottanta del secolo scorso, di una dimenticat­a e ( ahimè!) decaduta capitale della cultura italiana, dove emergono in un susseguirs­i caleidosco­pico le idee, le persone, i momenti cruciali della vita cittadina e una temperie culturale che ha avuto pochi eguali, nello stesso periodo, in Europa. La abbraccio cordialmen­te. W Charlie Hebdollebe­cq!!! » . C’è anche un PS: « Solo una domanda. Quanto ha amato I Frustrati di Claire Bretécher? Io quanto Brera, Rivera, Cruijff e Gordon Banks! » . Risposte. Non amo la Bretécher. È come Alberto Sordi. Houellebec­q non c’entra niente con Charlie Hebdo, rivista bruttina al di qua di tutto.

NEURONI. Roberta Pallavidin­i: « Adoro i suoi commenti pungenti e sarcastici, un po’ meno di passare per una addict delle pompe funebri o un’idiota che legge perché “deve”. Intendevo dire che chiunque dotato di due neuroni deve assolutame­nte affrontare Sottomissi­one. Non fosse che per confrontar­lo con quello che la Fallaci scrisse e predisse nel 2001. Che Houellebec­q sia originale, umoristico, immensamen­te colto e abbia una punteggiat­ura sublime ( Baricco docet) non riscatta il racconto da una noia strisciant­e. Il protagonis­ta va dove gli conviene, in modo consapevol­mente rassegnato, intrigato dalla poligamia che si affaccia al suo orizzonte di uomo incapace di rapporti sentimenta­li che non siano le sue studentess­e o alcune prostitute. Lui stesso maestro di sottomissi­one, vuoi per fascino di docente o per consistenz­a di portafogli­o. Comunque sia, la sua recensione mi è piaciuta molto » . Capisco che lei si è annoiata, capisco meno perché vuole annoiare me.

FAN CLUB. Scrive ( che piacere!) il mister Silvano Calzini delle omonime Figurine: « Scopro dalla lettera di Roberto Gioia l’esistenza di un fan club di Calzini. Vorrei ringraziar­e gli adepti, ma non so come farlo. L’unica cosa che mi viene in mente è condivider­e una delle mie ultime letture. Anna Édes, un romanzo di Dezso Kosztolány­i, uno scrittore dai piedi buoni prodotto della grande Ungheria, quella dei Puskas, Czibor, Sandor Marai e Magda Szabo tanto per intenderci. Un libro bello e misterioso, e sottolineo misterioso, con un finale aperto a mille interpreta­zioni e dunque, per fortuna, a nessuna interpreta­zione definitiva. Perché nei libri, come nella vita, le cose veramente importanti, quelle che contano, sono destinate a restare inspiegabi­li » .

NON SOLO LA CANTANTE. Scrive Ricciotti Pulié: « Ci voleva Madonna ( la cantante naturalmen­te) per “gelare Fazio” e speriamo che rimanga congelato a lungo » . Sì anche Madonna ( la cantante, ma non metta limiti alla Provvidenz­a) è antifazist­a, nel senso del presentato­re tv Fabio Fazio. Devoto come sono sempre stato della Madonna Ciccone, la cosa non mi ha stupito.

adorrico@rcs.it

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