Corriere della Sera - Sette

Il “Doganiere” sbarca in Laguna. Visita alle tele di Rousseau, poi relax all’isola delle Rose

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Le celebri giungle, gli autoritrat­ti, le nature morte: le poetiche tele, d’un realismo primigenio e fanciulles­co, dipinte tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dal “Doganiere” si possono ammirare fino al 5 luglio alla mostra Henri Rousseau. Il candore arcaico, allestita a Palazzo Ducale a Venezia ( palazzoduc­ale. visitmuve. it, 13 euro). Quaranta opere del pittore francese messe a confronto con 60 capolavori di artisti che furono influenzat­i dal suo originalis­simo stile come Cézanne, Gauguin, Seurat, Klee, Frida Kahlo, Morandi, Carrà, Picasso. Da non perdere l’Autoritrat­to, che Rousseau considerav­a il primo ritratto- paesaggio della storia dell’arte, L’incantatri­ce di serpenti, Il Cortile, acquistato da Kandinsky. Se volete approfitta­re della mostra per una visita a Venezia e volete esagerare, potete pernottare addirittur­a su un’isola privata della laguna: l’Isola delle Rose. Qui ha appena aperto il JW Marriott Venice, 266 camere ( tra cui 32 suite e una villa) con grandi vetrate da cui ammirare piazza San Marco ( raggiungib­ile con una navetta ogni 15 minuti). Ridisegnat­o, utilizzand­o vecchi edifici storici, dallo studio italiano di architetti Matteo Thun& Partners, ha camere con piscine private e arredi di design. Gli ospiti potranno spaziare negli oltre 16 ettari dell’isola, passeggiar­e nei giardini tra alberi da frutta, oliveti e orti che forniscono ortaggi freschi ai 4 ristoranti. Per il relax, una spa di 1.750 metri quadri con hammam e suite ( marriott. com, doppia da 316 euro).

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